E’ morto ieri, all’ospedale Cardinal Massaia di Asti, Gianni Basso, 78 anni, uno dei più noti jazzisti italiani; per mezzo secolo è stato protagonista in grandi concerti in Italia e all’estero. Lascia la moglie Luciana e tre figli.

Nato ad Asti, Basso trascorse parte della sua infanzia in Belgio, dove si era trasferito con la famiglia a causa del lavoro del padre. Iniziò a studiare dapprima il clarinetto e poi il sax tenore, entrando giovanissimo (1946) nella big band belga di Raoul Falsan e distinguendosi da subito per il suo evidente talento musicale.
Nel 1950 fu di nuovo in Italia, dove, raccogliendo la sonorità del cool jazz di recente importazione statunitense (è il jazz di Baker e Mulligan), diede vita assieme al trombettista Oscar Valdambrini al “Basso-Valdambrini Quintet”: con questa formazione (estesa fino a diventare un ottetto, a seconda delle esigenze) si esibì collaborando con molti dei grandi del jazz italiano come Dino Piana e Mario Pezzotta (trombone), Glauco Masetti e Attilio Donadio (sax), Gianni Cazzola (batteria) e Renato Sellani (pianoforte).
Negli stessi anni ’50 fondò, sempre con Valdambrini, il “Sestetto Italiano” aggiungendo alla sezione fiati anche il sax contralto di Attilio Donadio: questo splendido decennio per Basso vide anche le illustri collaborazioni con i maggiori artisti internazionali (Gerry Mulligan, Chet Baker ecc.) che lo portarono a essere conosciuto anche negli Stati Uniti.
A partire dagli anni ’60 iniziò a suonare alla pari con i grandi del jazz (Lee Konitz, Phil Woods, Art Farmer, Johnny Griffin, Zoot Sims, Buddy Colette) e ad essere uno dei maggiori e più richiesti session man a livello mondiale: fece parte di big band celeberrime quali la “Kenny Clarke/Francis Boland Big Band”, la “Maynard Ferguson Big Band” e la “Thad Jones Big Band”.
In seguito fu richiesto da grandi artisti pop (per esempio Mina) e con la sua grande capacità di didatta fu il “mentore” di molti jazzisti attuali (Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Stefano Battaglia, Gino Comisso). Per anni ha tentato di aprire un a scuola di jazz ad Asti, ma non vi è riuscito.

L’ultimo AstiMusica ha visto un concerto a lui dedicato, sul palco anche il grande amico Dino Piana. Una biografia completa di Gianni Basso è stata edita da Fabiano Editore di Canelli: il libro si intitola: “Una vita con il sax”, scritto da Armando Brignolo che ha raccolto interviste, fotografie inedite e testimonianze.