I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Asti, nell’ambito di un’attività di indagine coordinata dalla Procura Europea hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di quasi 200 mila nei confronti di due persone, di cui una rappresentante legale pro tempore di un’associazione esercente l’attività di promozione dei prodotti Dop e Docg delle Langhe e del Monferrato.

Le indagini condotte dalle fiamme gialle astigiane hanno accertato che l’associazione nel 2017 e nel 2018 ha presentato alla Regione Piemonte due distinte richieste di contributo a fondo perduto nell’ambito del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, riferite a due manifestazioni di promozione e valorizzazione di prodotti Dop e Docg tenutesi ad Asti e Alba, duplicandone artificiosamente i costi.

Il meccanismo fraudolento si è realizzato attraverso una società, riferibile a uno degli indagati, incaricata dall’associazione di realizzare gli eventi la quale ha predisposto la documentazione fittizia relativa a spese in parte mai sostenute e successivamente posta a corredo delle domande di contributo unionale.

I responsabili sono stati segnalati alla Procura Europea (EPPO – European Public Prosecutor’s Office) -sede di Torino per truffa aggravata ai danni dell’Unione Europea. All’esito degli accertamenti l’Ufficio Giudiziario ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Asti il sequestro preventivo per equivalente della somma pari all’ingiusto profitto ottenuto in danno dell’Unione Europea.

“L’operazione di servizio conclusasi oggi è espressione della stretta collaborazione tra la Procura Europea e la Guardia di Finanza a contrasto degli illeciti e delle frodi al Bilancio dell’Unione Europea – spiegano dalla guardia di finanza astigiana -. Preme sottolineare che il procedimento penale si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo nell’ipotesi dell’emissione di una sentenza irrevocabile di condanna”.