Continue minacce, vessazioni e costanti richieste di denaro. Sono gli elementi raccolti dalla squadra mobile che nella notte di mercoledì hanno tratto in arresto un uomo, un marocchino di 34 anni, dando esecuzione alla misura cautelare in carcere disposta dlal gip a seguito di una richiesta di un aggravamento della misura degli arresti domiciliari dal parte della Procura.

Un’iniziativa che nasce dalle testimonianze dei familiari della vittima e dalle dichiarazioni della stessa donna.

A settembre gli stessi investigatori avevano applicato all’uomo la misura del divieto di avvicinamento alla compagna, vittima di maltrattamenti e persino di tentata estorsione, obbligandolo anche a evitare qualsiasi tipo di comunicazione con la giovane. Ma non è servito.

L’uomo, infatti, oltre a non aver ottemperato alle misure, sarebbe stato anche sorpreso in flagranza sotto l’abitazione della ragazza. Pertanto era stato arrestato e messo ai domiciliari.

La polizia ha però continuato a monitorare con attenzione la vicenda attraverso la seconda sezione della squadra mobile che quotidianamente gestisce episodi di violenza di genere costruendo un costante rapporto di fiducia con le vittime e tutte le persone coinvolte, in modo da garantire un intervento tempestivo e un supporto concreto alle persone offese.

Venerdì 10 novembre personale delle volanti nel corso dell’attività di controllo del territorio sorprendeva l’uomo fuori dall’abitazione dove risultava ristretto e per questi motivi, è stato denunciato per il reato di evasione. Ciò ha portava la Procura della Repubblica di Asti a richiedere un aggravamento della misura degli arresti domiciliari che è stata prontamente accolta dal gip che ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Nella notte di ieri, mercoledì, l’uomo è stato quindi rintracciato e tratto in arresto.