In tribunale ad Asti riprende il processo che vede come imputati di corruzione funzionari dell’ARPA ( Agenzia Ragionale Protezione Ambiente) e imprenditori. In breve: i responsabili dell’ARPA incaricati di fare rispettare le leggi sull’inquinamento, avrebbero ricevuto bustarelle. Nell’ultima udienza, il pubblico ministero Francesco Giannone, al termine di una dura requisitoria, aveva chiesto pesanti condanne.  La pena più grave: cinque anni e quattro mesi  di reclusone è stata chiesta per Cesare Campa, ispettore dell’ARPA, per il collega Claudio Colla, 3 anni e otto mesi, mentre per il consulente aziendale Gianpaolo Agnella, presunto intermediario tra imprese e pubblici  funzionari, la condanna chiesta è di 4 anni.  Per tre manager di Brescia che avevano rapporti con ditte astigiane le richieste di condanna vanno da un massimo di 4 anni a un anno di reclusione.  Oggi parlerà la difesa e in giornata si dovrebbe andare a sentenza.