Trent’anni per tutti gli imputati. Si è concluso così il primo grado di giudizio del processo con rito abbreviato per l’omicidio di Manuel Bacco, ucciso nella sua tabaccheria di corso Alba nella sera del 19 dicembre 2014 in un tentativo di rapina finito nel sangue.
La sentenza del gip Belli è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 17 dicembre, a quasi cinque anni dai fatti.
Condanna identica quindi per tutti gli imputati: Jacopo Chiesi, ex pizzaiolo, considerato l’autore materiale dello sparo, Antonio Piccolo, ritenuto “il palo” della rapina, Antonio
Guastalegname, presunto organizzatore del colpo, ma non presente al momento dei fatti, il figlio Domenico e Fabio Fernicola, presunti autisti.
Presente in aula Cinzia, la vedova di Manuel Bacco, che si è costituita parte civile, per la quale il giudice ha chiesto una provvisionale di 60 mila euro per ciascun imputato.
Unico sconto di pena rispetto, all’ergastolo chiesto dal pm Laura Deodato, è stata l’assoluzione per tutti dall’accusa di tentato omicidio alla moglie della vittima, Cinzia, presente al momento della rapina.
Le motivazioni arriveranno fra 90 giorni.