Sono cinque le persone arrestate dai carabinieri del nucleo investigativo nel corso dell’operazione “Lolita Web”. I militari coordinati dal sostituto procuratore Luciano Tarditi hanno sgomintao un’organizzazione che gestiva un sito internet dedicato alle inserzioni erotiche. Veri manager dell’imprenditoria a luci rosse, che avrebbero garantito pubblicità e visibilità a oltre una cinquantina fra lucciole e trans. Gli inquirenti hanno lavorato oltre un anno per riuscire a sgominare la presunta associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione. Secondo gli accertamenti degli investigatori ogni ragazza, molte delle quali brasiliane o romene, avrebbe versato ai gestori del sito internet una somma per farsi pubblicare foto e annunci inequivocabili. Sono diverse le “case chiuse” seuqestrate dai militari fra via del Cavallino, via Genova, via Brofferio e corso Pietro Chiesa. Pare  inoltre che siano stati recuperati migliaia di preservativi e altra merce di cui le luccione venivano rifornite a domicilio. Nei guai sono finiti cinque italiani (due dei quali sono ai domiciliari). Si tratta di G.M., 47 anni, abitante nel Torinese, V.S., 34 anni, operaio astigiano, A.D., 50 anni, di Cassinasco, G.L., 45 anni, di Nizza, e A.S., 47 anni, nicese. Sono invece una decina le persone indagate a piede libero.