Torna l’emergenza incendi in Piemonte. Complici le condizioni atmosferiche che da ieri hanno visto il territorio piemontese colpito da una serie di roghi, particolarmente attivi nel Torinese.
Dalle prime segnalazioni e verifiche degli incendi in atto, il Sistema antincendi boschivi della Regione Piemonte (volontari Aib e Vigili del fuoco) si è attivato con interventi a San Carlo Canavese, Val della Torre, Bollengo, Bairo e Givoletto, nel Torinese; a Viarigi nell’Astigiano; a Paesana e Bagnolo Piemonte nel Cuneese; a Cremolino nell’Alessandrino; a Mottalciata in provincia di Biella.
Da ieri continua a essere attivo il fronte di Givoletto e Val della Torre. Dalle 8.30 di questa mattina stanno operando due elicotteri regionali e uno del Centro operativo aereo unificato (COAU). I sindaci dei due Comuni hanno aperto i rispettivi Centri operativi comunali (Coc). Per facilitare gli interventi di spegnimento è stata chiesta l’interruzione della linea elettrica ad alta tensione, pur assicurando la fornitura di energia nella zona. Al momento sono all’opera sul luogo 25 vigili del fuoco, 35 Aib e una squadra di droni per le valutazioni dell’estensione dell’incendio.
Questa mattina l’assessore alla Protezione civile, Alberto Valmaggia, ha effettuato un sopralluogo a Val della Torre e Givoletto, potendo costatare i danni provocati: “La mancanza di pioggia e il vento sono condizioni ideali per lo sprigionarsi di roghi. La Regione Piemonte ha pertanto ritenuto opportuno dichiarare lo stato di massima pericolosità per rischio incendi, che sarà in vigore da domani, 13 marzo, su tutto il territorio. Fondamentale anche l’attività di prevenzione da parte dei cittadini, sia evitando comportamenti pericolosi, sia segnalando i principi di incendio al numero unico 112”.
Il provvedimento prevede, che, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, siano vietate le azioni che possono determinare anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale e combustibile, accendere lanterne volanti, o compiere ogni altra azione operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio. La legge regionale 15/2018 stabilisce anche che su tutto il territorio regionale è vietato l’abbruciamento all’aperto derivante da attività agricole nel periodo compreso tra il 1° novembre e il 31 marzo di ogni anno.