Clamorosa sentenza, questa mattina, del processo alle cinque guardie di polizia penitenziaria accusate di aver maltrattato due detenuti. Il giudice Riccardo Crucioli, prossimo al suo trasferimento a Varese, ha infatti deciso di non condannare nessun agente. Anzi, come chiesto anche dai pm,c’è stata l’assoluzione per non aver commesso il fatto per Gianfranco Sciamanna. Non luogo a procedere per mancanza di querela, invece, per Alessandro D’Onofrio e Davide Bitonto, per i quali l’accusa aveva chiesto una condanna rispettivamente a 2 anni e 2 anni e 6 mesi. Anche per Cristiano Bucci (i pm Blanc e Giannone aveva chiesto una condanna a 3 anni e 6 mesi) e Marco Sacchi (2 anni) si è avuta la sentenza di non luogo a procedere per prescrizione. La difesa nelle persone di Aldo Mirate e Alberto Pasta, che oggi in aula ha spiegato le sue ragioni, si dice soddisfatta. Amarezza invece anche per le parti civili che tutelavano gli interessi dei due detenuti, Claudio Renne e Andrea Cirino, presunte vittime di maltrattamenti psicofisici e per l’Associazione Antigone, che con l’avvocato Federica Filippi si era costituita anch’essa parte civile.