Ore decisive, queste, per i ragazzi del collettivo delle Pecore Nere. Giovani che il 13 settembre scorso avevano occupato la palazzina dell’ex Ferrotel, l’ostello dei macchinisti delle ferrovie, abbandonata da oltre 13 anni; la scorsa settimana lo sgombero dell’immobile, e oggi l’incontro con il sindaco Giorgio Galvagno, dopo il sit in in piazza San Secondo e un primo colloquio con l’amministrazione comunale.
Un incontro durante il quale i ragazzi hanno presentato al primo cittadino una sorta di hit parade degli edifici pubblici in disuso e che potrebbero essere trasformati in centro sociale. Un luogo di ritrovo per la gioventù astigiana ma anche un luogo di “cultura” dove i giovani del collettivo metterebbero in piedi una biblioteca, una sala musica, un laboratorio d’arte.
Tutti progetti che l’ex Csoa 808 voleva mettere in piedi nella palazzina occupata di via Capuana 13.
E loro, i giovani protagonisti delle cronache di queste ultime settimane, mercoledì sono scesi in strada con un banchetto sotto i portici di piazza Alfieri, per informare i cittadini delle loro idee, per far conoscere il collettivo delle Pecore Nere e per avvicinarsi alla gente.