Dopo la scossa tellurica verificatesi ieri pomeriggio con epicentro a Ceresole  d’Alba (3,9 gradi della scala Richter), nei pozzi della Valle Belbo, in prossimità di Nizza Monferrato, si sono intensificati i controlli sulle temperature delle acque di falda. Una iniziativa, voluta dalla Regione Piemonte, su progetto dell’Istituto nazione di geofisica e vulcanologia. Si tratta di centraline, dotate di strumenti per misurare le temperature delle acque, il livello dei pozzi e la quantità di gas tipo Radon. Il monitoraggio di avanguardia è utile ai fini scientifici di studio dei fenomeni sismici, anche se non consente di fare previsioni.