Oggi, al Tribunale di Asti (giudice Alessia Siccardi; P.M. Barbara Badellino) si è avuta la terza udienza del processo a carico del professor Luigi Monti; l’accusa per il docente è di falso ideologico. Il professore è insegnante di diritto ed economia, presso l’omonimo istituto magistrale Monti di piazza Cagni. La vicenda è iniziata nel maggio del 2005 quando una professoressa, collega del Monti, si è rivolta alla polizia per riferire le confidenze  ricevute da alcune  studentesse. Nel corso delle indagini è emerso che il professore non interrogava e non dava compiti in classe assegnando i voti secondo criteri giudicati incomprensibili e strani.

L’insegnante, difeso dall’avvocato Marco  Scagliola, ha dichiarato di essere fiducioso nella giustizia  e di non avere fatto nulla di male. “Conduco le mie lezioni – ha detto Monti – secondo il fondamento dell’autonomia didattica garantita costituzionalmente dalla libertà di insegnamento”.  Oggi il giudice ha interrogato  sei studentesse e due professoresse dello stesso istituto che hanno confermato, quanto avevano già detto in istruttoria e cioè l’assoluta mancanza di interrogazioni da parte dell’insegnante.