“Operazione Monferrato”. E’ questo il nome dell’inchiesta condotta dai poliziotti della squadra mobile e che ha portato all’identificazione di due uomini appartenenti sembra a un grosso sodalizio dedito al traffico internazionale di stupefacenti.
Il lavoro degli investigatori della questura di corso XXV aprile è iniziato un paio di mesi fa quando i colleghi della mobile di Verbania avevano arrestato alcuni presunti pusher che avrebbero acquistato la “roba” nel nostro territorio.
Da questa unica informazione gli inquirenti, coordinati dal procuratore Luciano Tarditi, sono partiti, investigando, scandagliando attentamente tutti gli aspetti della vicenda fino a risalire a uno dei presunti corrieri dell’organizzazione.
Così lo hanno pedinato, aspettando il momento migliore per intervenire. E il momento è arrivato quando l’uomo ha guidato fino in Spagna per fare rifornimento di polvere bianca, cocaina purissima da portare ad Asti e immediatamente da smistare su altre province del Nord Italia.
Secondo la ricostruzione degli agenti della sezione anti droga seguiti passo passo dal dirigente Carmine Bagno e dal questore Angelo Sanna, la presunta “banda” assoldava sempre corrieri italiani da mandare “in spedizione” oltre confine. I trasportatori affittavano auto a noleggio, guidavano fino a Tarragona in Spagna, dove ad attenderli c’erano altri esponenti dell’organizzazione, quindi si rifornivano di coca e ripartivano. Anche il modo di occultare lo stupefacente era studiato in ogni dettaglio, per sfuggire anche ai controlli antidroga più accurati.
La polvere bianca (i poliziotti astigiani ne hanno recuperata oltre 2 kg) veniva imballata in sacchetti che passavano inosservati anche al fiuto dei cani addestrati, e occultata nel vano motore della macchina di turno. Un modus operandi ben collaudato e che sarebbe stato compiuto praticamente ogni mese.
Per la polizia i capi dell’organizzazione sarebbero stati tutti albanesi che “lavoravano” fra la madre patria, l’Astigiano e la Spagna, effettuando quasi sempre transazioni economiche all’estero.
I poliziotti nei giorni scorsi hanno così arrestato Antonio Manuele, 38 anni, astigiano residente in Inghilterra. L’uomo sarebbe stato seguito dagli agenti nel suo viaggio in Spagna e sulla vettura noleggiata, una Fiat Punto, sarebbe stata trovata cocaina per un valore di mercato di oltre 200 mila euro.
Nei guai è finito anche Ermal Nonaj, 31 anni, albanese sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e accusato in concorso di traffico internazionale di stupefacenti.
“Questa operazione – ha commentato il questore Sanna – ha messo in evidenza l’alta professionalità dei poliziotti astigiani ed è il festeggiamento migliore in occasione del 158° anniversario della fondazione della polizia”.