Nemmeno a farlo apposta si chiama Francesca, è originaria di Portacomaro, il paese dove ancora vivono alcuni parenti di Papa Francesco, ha 44 anni, è sposata e ha un bimbo, vive a Pavia dove lavora il marito. Qualche tempo fa, infatti, nel sistemare il mobilio di famiglia, ha rinvenuto un Bot del valore di 1000 lire risalente al 1947 (titolo al portatore), appartenuto, probabilmente, al padre defunto. Il titolo è stato fatto stimare da un consulente contabile di Agitalia ed è risultato un valore monetario attuale, tra interessi, rivalutazione e capitalizzazione, per tanti decenni di giacenza nelle casse dello Stato pari a 27.543 euro. “La donna ha conferito mandato al nostro ufficio legale – spiega Giovanni Rossetti – per agire al fine del recupero della somma presso la Banca d’Italia obbligata ad “onorare” tutti i debiti esistenti dei vari Istituti bancari, anche se estinti, fusi od assorbiti prima dell’avvento della Repubblica Italiana. Abbiamo presentato al Giudice di Pace di Pavia (dove la ricorrente ha la residenza), quale foro territoriale del consumatore, un decreto ingiuntivo per la riscossione della somma nella misura indicata”. Per informazioni relative alla riscossione di titoli di credito pubblici anche molto vecchi nel tempo (quali ad esempio bot, libretti bancari e postali, buoni postali, polizze assicurative) è sufficiente scrivere all’associazione  Agitalia all’indirizzo agitalia@virgilio.it per ricevere telematicamente e gratuitamente tutte le informazioni necessarie, ovvero si può visitare il sito www.agitalia.info dove nella sezione FAQ è possibile reperire importanti informazioni.