A Sud di Nessun Nord atto settimo. Giovedì è avvenuta la presentazione di questa manifestazione cultural-gastronomica-teatrale con l’eterno dibattito tra i nomadi e gli stanziali. Una sessantina tra viaggiatori, giornalisti, attori, cantanti, ciclisti, camionisti, ciclotappisti daranno vita alla popolare kermesse da venerdì 29 maggio a martedì 2 giugno.
La “location” è sempre la stessa, suggestiva e affascinante: un percorso che si snoda da piazza San Martino (piazza dei Miracoli), attraversa l’ex chiesa di San Michele, si snoda nei due cortili di palazzo Ottolenghi, battezzati Corte Sconta e corte di Razmataz, omaggi letterari a Hgo Pratt e Corto Maltese.
La manifestazione si aprirà venerdì 29 con il saluto del Viandante alle 18,30. La prima giornata, caratterizzata dalla cena genovese, prevede alle 21 i colloqui tibetani con il giornalista de La Stampa Carlo Francesco Conti. A mezzanotte sarà rievocato a 40 anni di distanza l’allunaggio con Carlo Cerrato e Rosa Brusin.
Tre i temi portanti che caratterizzanno a Sud di Nessun Nord: l’acqua, il ciclismo e i camion.
Ogni dibattito avrà per tema un tipo diverso di acqua. Il ciclismo terrà banco con tre eventi: lunedì 1° giugno nella corte di Razmataz si parlerà di Giro d’Italia in 18 aneddoti con Gian Luca Favetto, Marco Pastonesi e due grandi ciclisti del passato: Zandegù e Zanasi. Martedì transiterà da piazza dei Miracoli la seconda tappa del Giro d’Italia di ciclotappo e seguire si parlerà della passione delle due ruote con don Frigo e il giornalista di Tuttosport Beppe Conti.
Per gli spettacoli si segnalano il concerto della cantante etiope Saba Anglana (venerdì, ore 22,30); quello dei “Tetes de bois” intitolato “I Riciclisti” (lunedì, ore 22,30) e il recital in prima assoluta “La fantasia mi consola”, di e con Rocco Papaleo (martedì, ore 22).
Come mostre ci sarà una rassegna fotografica di Maurizio Agostinetto che illustrerà un suo viaggio in bici sino a Santiago di Compostela e una dedicata alla pubblicità dei camion della Fondazione Negri di Brescia, in piazza San Martino sarà collocato un camion da trasloco “Bamyan” del 1950 al cui interno sarà proiettato il video musicale “Playing for change”.
Ogni sera, per sostenere l’organizzazione di una manifestazione che costa più di 60 mila euro, ci saranno le cene etniche: sabato si mangeranno piatti greci, domenica curdi, lunedì indiani e martedì argentini e messicani. Si terranno un corso di paesologia con Franco Arminio e un viaggio nella danza afro-cubana.
Enzo Armando