Nell’ottobre del 1917, dall’incrociatore Aurora, partì il segnale per la conquista del Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo durante la Rivoluzione russa: questa e altre rivoluzioni, alcune ancora in atto, saranno al centro della quattordicesima edizione di Passepartout, il festival culturale organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con la direzione scientifica di Alberto Sinigaglia intitolato quest’anno “1917-2017: Rivoluzioni!”. Un tema articolato, ricco di spunti, che per una settimana scandaglierà l’orizzonte temporale di un secolo intero attraverso i contributi di scrittori, saggisti, giornalisti, storici ed esperti. Ad aprire la rassegna, nel cortile della Biblioteca, sabato 3 giugno alle 17, sarà il direttore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale Paolo Magri, con la sua lectio magistralis “L’età dell’incertezza”. Il politico Nichi Vendola alle 19 parlerà de “La rivoluzione delle famiglie” mentre domenica alle 11 al Centro Culturale San Secondo Sergio Romano si occuperà de “La Russia del Novecento, dalla rivoluzione all’impero”. Alle 18 lo storico Luciano Canfora tornerà sul tema con il suo intervento “Pensare la rivoluzione russa” e alle 21 l’economista Domenico Siniscalco illustrerà invece “La rivoluzione della classe media”. Il giornalista Marco Imarisio porterà l’attenzione su “No global, una rivoluzione mancata” lunedì 5 giugno alle 21 e il meteorologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli affronterà “La rivoluzione dell’Antropocene”. Si parlerà anche di musica, con Massimo Cotto e Sandro Cappelletto, mercoledì 7 giugno alle 21: “Il 900 e la musica: RiVoluzione InVoluzioni” mentre Dacia Maraini e Chiara Saraceno dialogheranno nella serata di giovedì 8 giugno de “La rivoluzione delle donne” tornando sul tema dei cambiamenti della famiglia. Venerdì 9 alle 18 sarà la volta di Diego Fusaro con “La rivoluzione passiva: il capitalismo dopo il 1989” e alle 21 ci sarà Michele Serra con “La gentilezza è rivoluzionaria”. Marcello Sorgi tratterà il tema de “La rivoluzione permanente” sabato 10 giugno alle 18 e lo storico Alberto Melloni, alle 21, si occuperà de “La rivoluzione del Vangelo: da Lutero a Papa Francesco”. A chiudere la rassegna, domenica 11 giugno, Carlo Ratti alle 11 (Centro Culturale San Secondo) con l’intervento “Tra città e campagna: il secolo della rivoluzione urbana”, Gianni Riotta alle 18 “Rivoluzione tecnologica, rivoluzione del giornalismo” e Ugo Nespolo alle 21 “Arte e rivoluzioni”. Come nel 2016, anche in questa edizione ci sarà uno spazio dedicato al cinema con la proiezione ogni sera, al termine degli incontri, di un film per approfondire i temi trattati, in collaborazione con il Circolo Cinematografico Sciarada (Casa del Teatro di via Goltieri). Confermati anche gli appuntamenti pomeridiani con studiosi astigiani: Laurana Lajolo, Francesco Ghia, Alberto Banaudi, Francesco Bellè e Piercarlo Grimaldi declineranno il tema del festival nei rispettivi ambiti di studio. Il programma prevede anche la premiazione del concorso Architetture Sottili in Collegio del quale è presidente di giuria Vincenzo Latina, vincitore del Premio Architetto italiano 2015, oltre che della “Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2012” della Triennale di Milano. MN