Ottimo il bilancio del festival Asti Teatro 34. A dare i numeri di un’edizione mai vista prima sono stati il dirigente Gianluigi Porro, l’assessore Massimo Cotto e il direttore artistico Emilio Russo. Sono stati 100 gli spettacoli messi in scena in 10 giorni e che hanno contato oltre 10 mila presenze ufficiali (una media di 150 spettatori a spettacolo), con un incasso per circa 40 mila euro. Sono stati invece 180 mila gli euro spesi per organizzare la manifestazione giunta al suo terzo anno di attività. Una cinquantina, invece i tecnici tutti astigiani che hanno lavorato al festival.
Ma gli organizzatori tengono a sottolineare che non sono i numeri quelli che contano. In questi tre anni l’edizione estiva di Asti Teatro è infatti nata e cresciuta sempre più fino a diventare un appuntamento imperdibile soprattutto per attori e addetti ai lavori. Quest’anno sono state unite tre esigenze fondamentali per ottenere una manifestazione di qualità, ossia dare la possibilità seppure con un badget limitato a molte nuove produzioni di esprimersi, portare in città nomi importanti del teatro riuscendo in questo modo a garantire prestigio al cartellone, ma anche valorizzare le realtà locali che sono state coinvolte sotto diversi aspetti in Asti Teatro.
“Il nostro obiettivo – commenta Porro -, nonostante gli ottimi risultati, è quello di portare ad Asti persone da fuori. Quest’anno con la messa in scena di 100 spettacoli abbiamo testato la nostra città. Asti è stata in grado di reggere un afflusso piuttosto cospicuo di spettatori e si è dimostrata anche molto disponibile,ma si può migliorare. I prossimi cinque anni di nuova amministrazione potranno portare ulteriori migliorie investendo sulla nuova creatività”.