È calato il sipario sulla quindicesima edizione di AstiMusica, un festival che, nonostante la crisi diffusa, continua a crescere e si conferma uno straordinario volano culturale per la nostra città.
La rassegna ha fatto registrare oltre 20 mila spettatori, di cui 4.500 a pagamento.
“Siamo felici di questo risultato – ha dichiarato il sindaco Giorgio Galvagno – segno che gli astigiani  continuano a gradire le proposte musicali in cartellone. Anche con pochi mezzi, la qualità degli artisti presentati è rimasta altissima. Non sappiamo ancora se l’anno prossimo utilizzeremo di nuovo piazza Cattedrale, al momento stiamo vagliando alcune opzioni”.
“In città si è respirata aria di festival –  ha aggiunto l’assessore alla cultura Gianfranco Imerito – come mai prima d’ora. C’è stato un vero e proprio filo che ha condotto gli spettatori da A Sud di Nessun Nord a Passepartout, da AstiTeatro ad AstiMusica. La formula funziona e gli astigiani  vi partecipano attivamente”.
“Dopo quindici anni è una rassegna consolidata – ha sottolineato il direttore artistico Massimo Cotto  – ma riesce ancora a sorprendermi. Quest’anno sono riuscito a viverla dall’inizio alla fine, ho visto diverse persone tornare in piazza tutte le sere. È un bel segno, ed ho visto una continuità con le altre rassegne, anche di pubblico. Forse è tempo che investiamo un po’ di più nel promuovere il festival fuori, per farlo conoscere anche oltre i confini regionali”.
“Il budget non è molto –  ha concluso i dirigente Gianluigi Porro – ma cercheremo di utilizzarlo al meglio, mantenendo l’identità di un festival ormai riconosciuto e il prestigio di un cartellone di qualità”.
Alexander Macinante