Riprende, dopo la pausa di agosto, la tournée estiva della compagnia blucinQue di Caterina Mochi Sismondi in collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo, con due diversi spettacoli in altrettanti festival internazionali, Asti Teatro e Mirabilia, nella sola prima settimana di settembre. Entrambe le serate sono organizzate in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo nell’ambito di “Il più grande palcoscenico del Piemonte”.

La compagnia, diretta da Caterina Mochi Sismondi, approda il 2 settembre ad Asti in occasione della 42esima edizione del Festival Asti Teatro con lo spettacolo OffBallad, che andrà in scena alle ore 22 presso il teatro Alfieri. Il costo del biglietto, acquistabile in prevendita presso la biglietteria del Teatro Alfieri, in via L. Grandi 16, è di 10 euro, ridotto 8 euro. Per informazioni e prenotazioni telefonare ai numeri: 0141.399057-399040.

Il festival Asti Teatro, che si terrà dal 28 agosto al 6 settembre, anche quest’anno è diretto da Emilio Bronzino e ospiterà compagnie a artisti di livello internazionale.

Off Ballad è l’unico progetto vincitore in Piemonte, e secondo sul territorio nazionale, del supporto del MiBAC con il bando Boarding Pass Plus 2018. Lo spettacolo è il risultato di un processo artistico e creativo di un anno, che vanta importanti partner europei e si fregia di essere il frutto di un work in progress che ha coinvolto saperi e competenze, tratti da contatti e scambi di pratiche con realtà internazionali di eccellenza di circo contemporaneo. Si tratta di uno spettacolo sul tema del limite tra esseri umani, del conflitto e della guerra, in cui la ricerca coreografica sul corpo danzante e in movimento converge e si integra col linguaggio del teatrodanza con il circo contemporaneo, la parola, con la musica e le elaborazioni elettroniche musicali prodotte dal vivo.

Sette giovani interpreti professionisti, ovvero Esa Abrate, Alexandre Duarte, Beatrice Farfalli, Antonio Fazio, Selvaggia Mezzapesa, Elisa Mutto, Lukas Vaca Medina, e il rigger Paolo Starinieri, con il supporto musicale di Bea Zanin, si interrogano sull’inclinazione umana al conflitto e sul concetto di limite umano come frontiera mobile, dando luogo a un gioco di contaminazione reciproca di forme espressive e di discipline. La loro convivenza in uno spazio vuoto e forse al riparo da un conflitto che si sta consumando all’esterno si trasforma in una danza di contrapposizioni e scontri, in una coreografia di alleanze e sintonie. Ciascuno nell’altro si specchia, ciascuno rifrange l’immagine dell’altro e si avventura nello sconosciuto: “far fronte all’altro”. Il dilemma è tra restare o fuggire, nel riconoscere il nemico dentro o fuori di sé, nell’accettare contaminazione e contagio, nel rinunciare all’idea stessa di una “pura essenza”.

L’attrezzo circense emerge sulla scena nel suo carattere più versatile: emblema di rischio e quindi portatore di conflitto, diviene evocazione e segno, è usato in funzione straniante come oggetto scenico e scenografico, assume un valore simbolico e diviene cardine di un registro surreale. Off Ballad propone una sorta di visione pittorica della messa in scena che spiazza, un universo misterioso, in cui è ambigua la linea che separa realtà e immaginazione, dimensione terrena del plateau e dimensione onirica dell’attrezzo aereo.