La nuova edizione dl festival Asti Teatro, in programma dal 24 giugno al 2 luglio, è stato accolta con entusiasmo dal pubblico. Dopo il successo di piazza di Mariano Rigillo, la giornata di venerdì ha portato due spettacoli da tutto esaurito: “L’uomo dal fiore in bocca” di Sandro Lombardi e Roberto Latini, messo in scena nella suggestiva cornice dei Giardini Alfieri e salutato con interminabili applausi finali, e “Il racconto di Nathan” di Gabriele Vacis, con un incontenibile e istrionico Valerio Rinasco a dominare il palco del Teatro Alfieri .
Domani, domenica 27 giugno, grande attesa per due importanti prime nazionali: alle 20.30, al Centro Giraudi, debutta in prima nazionale “Don Chisciotte”, firmato da Ruggero Cappuccio e diretto da Nadia Baldi. Roberto Herlitzka, una delle figure assolute della scena teatrale italiana, diventa il cavaliere della Mancha, Lello Arena, tra i più amati e conosciuti dal grande pubblico, è lo scudiero Salvo Panza.
L’eroe fragile e allampanato si chiama Michele Cervante, professore universitario e studioso di letteratura epica posseduto dall’anima dell’hidalgo de la Mancha. Emarginato da una società che lo respinge quotidianamente, il protagonista perde contatto con il mondo reale. La sua energia visionaria lo conduce contro mulini inesistenti, in un’osteria che gli appare nella possanza di un castello, al soccorso dell’amata Dulcinea, fino alla conquista morale dello scudiero che, prima, cerca di distoglierlo e riconsegnarlo alla cosiddetta normalità, ma poi vorrebbe vedere, anche lui, il mondo con gli occhi del cavaliere.
La vicenda è quella descritta da Miguel De Cervantes, ma Cappuccio la dirotta ai giorni nostri e caricandola del suo stile semplicemente ricercato, alto e asciutto, vaporoso e senza tempo. Il riadattamento si concentra sul conflitto tra modernità efferata e umanità poetica, sulla solitudine, l’illusione, l’alienazione nel lirismo di una realtà che non è più o che non è mai stata, ma vive fresca nella memoria come ricordo presente.  
Alle 18 sul palco del Teatro Alfieri (in replica alle 23.30) spazio a Lucrezia Lante della Rovere, accompagnata dalla pianista Vicky Shatzinger, con “Malamore”, tratto dall’omonimo libro di Concita De Gregorio, per la regia di Francesco Zecca.
Perché le donne accettano così eroicamente di convivere col dolore? Questo l’interrogativo che serpeggia nel testo.
“Questo l’incipit del nostro percorso che attraversa alcune delle donne di Concita” spiega il regista. Attraversare la forza eversiva da cui sono abitate queste storie è stato, ed è, il nostro punto di partenza e la nostra meta: farle brillare della giusta luce, accreditando loro quella potenza della parola vissuta che la pagina scritta non può tributargli. Viverne la vita nella trama delle parole, edificando il perimetro in cui poter dar loro una vibrazione di anima e di corpo, di respiro, di carne, un fremito di realtà, una scia luminosa che ne testimoni il passaggio. Strumento vitale di questo spettacolo è stata Lucrezia che con la sua luce, e straordinaria umanità e bravura, mette al servizio corpo, anima e voce a tutte queste urla di donne che sottovoce chiedono di essere ascoltate”.
Il cartellone prevede in replica gli spettacoli “Glengarry Glen Ross” di Jurij Ferrini (ore 21, Spazio Vinci) e “Jazz and sax” di Tommaso Massimo Rotella (ore 23, Sala delle Colonne, Palazzo del Collegio).
Grande curiosità anche per il concorso “Scintille”, che coinvolge artisti e compagnie Under 30. La commissione ha individuato, su oltre quaranta proposte ricevute, sette progetti che nell’arco di due giorni saranno presentati in quattro cortili del centro storico con “assaggi” di venti minuti, ripetuti nel corso della serata. Domenica, tra le 21.45 e l’una, sarà possibile assistere a rotazione a tre assaggi: al Cortile della Leva in via San Martino 3 “Come fu che in Italia scoppiò la rivoluzione ma nessuno se ne accorse” di Calibro 2 e Mulino di Amleto, alla Ca del Micass in Via San Martino 26 “150 ovvero Italian dark cabaret” della Confraternita del Chianti, e a Palazzo Ottolenghi “Costituzione: cronaca di un paese inventato” della compagnia A.S.I.L.O.
Il vincitore, scelto dal pubblico e da una giuria di operatori teatrali, riceverà un premio di produzione e la possibilità di un’ampia circuitazione promossa da Asti Teatro.
Il festival pensa anche ai più piccoli: alle 17 a Palazzo Ottolenghi, all’interno della rassegna del Teatro Ragazzi, “Tuttestorie” con Antonio Catalano e Matteo Ravizza. Continuano anche gli “Aperitivi senza copione” in collaborazione con Primaradio: alle 18 incontro con l’attore Lello Arena e con la regista del “Don Chisciotte” Nadia Baldi, con diretta radiofonica.
Per: 0141.399032, asti.teatro@comune.asti.it
Il programma completo del festival è disponibile su http://comune.asti.it/teatro/astiteatro32.html