Finale d’atmosfera a “I mesi del giallo”: sotto al titolo di “I gialli scorrono sull’acqua”, venerdì 27 novembre, a Chiusano, Valerio Varesi e Massimo Cotto racconteranno il fascino dei fiumi padani, finiti nei loro romanzi. L’appuntamento è per le 21 in Municipio (ingresso libero); modera Marisa Varvello, presidente della Comunità Collinare Val Rilate, che organizza l’incontro con l’Associazione Comunica.
Che cosa hanno in comune Valerio Varesi, con radici a Parma, e l’astigiano Massimo Cotto?
L’aver ambientato le trame dei loro romanzi lungo le rive del Po, il primo, e del Tanaro, il secondo. Varesi (“Il fiume delle nebbie”, “La casa del comandante”, “Il commissario Soneri e la mano di Dio”, ultima fatica edita da Frassinelli) si trova da sempre a proprio agio nei paesaggi di acque e nebbie della Bassa dove il commissario Soneri affronta indagini complicate tra argini, golene e casolari.
Un personaggio, quello di Soneri, reso celebre dalla serie televisiva “Nebbie e delitti” e impersonato sul piccolo schermo da Luca Barbareschi. Giornalista alla redazione bolognese di Repubbica, Varesi si è ormai affermato anche come scrittore di gialli: ha infatti all’attivo undici romanzi e tre serie televisive con Soneri protagonista.
Cotto, giornalisti e critico musicale, ha invece scelto il Tanaro come teatro del racconto lungo (o romanzo breve) “Le notti corte” contenuto nel libro “Le notti gotiche” scritto con Eraldo Baldini (Aliberti editore): al centro un bambino, Augusto, capace di vedere la morte prima che arrivi. La “notte corta” è l’ora della notte in cui i bardot, le anime dei bambini morti, uccidono prima di andare a dormire. E uccidono solo chi merita davvero di morire. Una storia antica, quasi dimenticata, che rispunta all’improvviso e che porta con sé il suo mondo fatto di masche, di fantasmi, di credenze popolari.
Al termine dell’incontro, com’è ormai consuetudine, le Pro Loco della Val Rilate offriranno un brindisi con stuzzichini e vini tipici.

Sabato scorso a Costigliole, intanto, l’avvocato Pierpaolo Berardi ha conquistato gli spettatori de “I mesi del giallo” raccontando i grandi processi della storia. La conversazione, moderata da Marco Violardo, non si è limitata ai personaggi trattati dal legale nella ricerca “Il processo penale come funzione politica” (da Gesù a Galileo Galilei e Giordano Bruno, dai gerarchi nazisti alle Br, fino ai coniugi Ceausescu), ma – complici le domande del pubblico – ha preso in esame anche altre situazioni e personaggi. Berardi, dimostrando una profonda conoscenza in materia, ha spaziato tra Tangentopoli e la vicenda Cusani, il processo da poco aperto all’Aja contro l’ex leader serbo-croato Karadzic, accusato di crimini di guerra e genocidio, il caso Battisti, il Ruanda, personaggi come Pol Pot e Saddam Hussein.