Una bambina che le acque del Tinella attraggono irrimediabilmente a sé nella stagione dei bachi da seta (per tre volte verrà salvata grazie alle sue lunghe trecce bionde) e una giovane donna che alla vastità del mare preferisce la fascinazione dei torrenti: che cos’hanno in comune le due storie? Il luogo di nascita delle protagoniste: Castagnole Lanze. Le due vicende, dai contorni ed umori assai diversi, sono contenute nel libro “Il senso dell’acqua” che la scrittrice e giornalista Laura Nosenzo presenterà giovedì 26 marzo, alle 21, nella Sala del Municipio (ingresso libero). L’incontro è promosso dal Comune e dalla Biblioteca. Introdotta dal sindaco Carlo Mancuso, la conversazione con l’autrice sarà condotta da Marco Violardo. Saranno presenti le protagoniste delle due storie castagnolesi: Loredana Dova, al centro di un racconto ironico ma anche fortemente evocativo sul fascino dei torrenti (Belbo, Erro, Tatorba, ecc.), e Teresa Ebrille, madre dell’autrice, bambina scanzonata e ribelle negli anni dell’attrazione fatale verso le acque del Tinella. Il libro, edito da Araba Fenice, contiene trenta storie di astigiani a contatto con l’acqua, dai fiumi vicino a casa ai laghi e mari del mondo. Impreziosito dalle fotografie di Michela Pautasso e Paolo Smaniotto, “Il senso dell’acqua” è uscito nei mesi scorsi con il patrocinio del Comune di Asti (Assessorato all’Ambiente), Ente di Gestione delle Aree Protette Astigiane e il sostegno di F.lli Saclà spa, azienda che ha sempre saputo rialzarsi dalla furia delle acque in piena di Borbore e Tanaro (alluvioni del 1948 e 1994).