“Il ritmo compositivo legato a una scelta stilistica sempre vincente costituisce il valore aggiunto dalle sue opere alla storia dell’arte contemporanea e la potenza iconografica e iconologica dei suoi lavori. Certamente una tecnica esecutiva che suscita un immanente senso di bellezza”. Il critico Sandro Serradifalco descrive così le opere di Cosimo Gatti, il pittore astigiano fra i protagonisti della Biennale di Palermo che si è conclusa pochi giorni fa. Un momento d’oro per l’artista che sta collezionando riconoscimenti prestigiosi e anche pubblicazioni illustri. Proprio la rivista specializzata “Effetto Arte” gli ha dedicato un volume personale. Una monografia su Gatti e sulle sue opere, fra pittura, scultura e innovazione. Il primo numero di   “My Art, International Web Magazine” è stato quasi interamente dedicato al pittore astigiano con l’eccezione di qualche incursione nell’universo di artisti quali Matisse, Picasso, Mirò e Baj. Una soddisfazione per Gatti reduce appunto dalla biennale di Palermo nel corso della quale ha esposto diverse opere, incontrando anche molti critici fra cui Vittorio Sgarbi e Paolo Levi. Ma quella di marzo è stata solo una delle tappe dei quadri e delle opere firmate da Gatti. Solo quest’anno l’artista infatti ha esposto in diverse parti del mondo, da New York a Washington, da Vienna a Parigi. Fra poche settimane invece il suo quadro “Il Grande Esploratore”, dedicato a Cristoforo Colombo, verrà esposto alla biennale di Barcellona. Un anno d’oro per l’artista che dipinge ciò che sogna senza tralasciare però un importante aspetto di denuncia sociale e politica. Nominato, proprio ultimamente, ambasciatore dell’Arte, ma anche pittore Docg, vanta quotazioni dai 3 ai 30 mila euro. Il suo nome è stato inserito fra i migliori e più influenti autori del ‘900 ed è stato anche selezionato per fare parte dell’”Itinerario storico stilistico dei maggiori autori contemporanei”, edito da Effetto Arte. Un successo che premia una carriera lunga una vita, nella quale Gatti ha parlato di ambiente (molte delle sue opere sono composte con materiali di recupero), di società e di politica. Suo è il catalogo che racchiude una decina di quadri, al limite della satira, interamente dedicato all’ex premier Silvio Berlusconi. Senza dimenticare l’impegno sociale: temi fondamentali della sua pittura sono i bambini, le diversità  e i soprusi. Attualità che si fonde sulla tela con l’onirico. “La mia pittura esce dalla passione che ho fin da quando avevo sei anni, dando sfogo alla mia fantasia – commenta -. Creo i dipinti dell’anima: quello che sogno di notte, lo trasmetto sulle tele di giorno”.