Dopo il grande successo del primo appuntamento con Aris D’Anelli, domenica 31 gennaio alle 17.30, alla Biblioteca Astense si terrà la seconda gustosa “chiacchierata” di Passepartout en hiver: a condurla sarà Roberto Bava, produttore e responsabile marketing dell’azienda vitivinicola BAVA, affiancato da Sergio Miravalle, giornalista.
Il vino, il suono e l’estetica è il titolo dell’appuntamento con Roberto Bava che ha il compito di spiegare come questi elementi si trovino, si intreccino e si esaltino nella filosofia di vita e lavoro di questa famiglia storica di produttori a Cocconato, dove ha sede l’azienda che ha ormai esteso i vigneti tra Langhe e Monferrato.  
L’incontro sarà una narrazione di un modo di vivere il vino che ne condiziona la produzione, la vendita, la distribuzione, la comunicazione in una sinergia famiglia-azienda molto caratteristica dei produttori piemontesi. Molti sono i modi di raccontare il vino, spesso legati allo stile e alla storia del produttore stesso: certamente i Bava hanno creato uno stile creativo tutto loro, fin dai primi anni ottanta quando iniziarono tra i primi a proporsi in modo innovativo con l’uso della musica, dell’arte e di eventi culturali originali che hanno consolidato una immagine di azienda creativa, moderna e contemporaneamente molto legata al territorio di appartenenza ed origine.
Nel racconto quindi si dipaneranno quelle idee di marketing di trent’anni fa che nel tempo si sono confermate ed evolute, confermando la bontà dell’intuizione originale.
L’esperienza di Roberto Bava, rafforzata negli anni dall’ apertura di molti mercati internazionali, permetterà di vedere come un prodotto vincente abbia bisogno anche di una sua bellezza e di una forte identità e come queste componenti debbano essere pensate fin dall’ ideazione del nuovo vino.  
La musica ed i concerti, il design, i legami col cibo e la grande cucina, il vino da Messa, ed anche come nascono l’anima, il nome, l’etichetta di un vino… Difficile raccontare tutto questo nel poco tempo in un tardo pomeriggio in biblioteca, ma la proposta di Roberto Bava sarà certamente una sfida interessante.