Anche quest’anno, a Natale, secondo la più   schietta tradizione popolare, ritorna “Gelindo”, fiaba natalizia piemontese,  in varie località della provincia di Asti.  Il segreto del successo di questa commedia dialettale è certamente  l’originalità di far parlare i personaggi, una famiglia di pastori – contadini, con il linguaggio  gergale  del   popolo, vivo, tagliente, incisivo e soprattutto candidamente ingenuo e scherzoso. Ecco il calendario delle rappresentazioni che il gruppo “J’Arliquato” di Castiglione d’Asti  porterà  in scena, nel mese di dicembre nella versione   “a veglia” scritta e diretta da Luciano Nattino  Venerdì 11 Dicembre ad   ASTI – Via Asinari 5 – ore 22.00-  Presso   la Scuola Alberghiera  Martedì  15 Dicembre ad  Asti – ore 15.30 – per Utea Asti- presso   Casa di Riposo Citta di Asti  Sabato 19 Dicembre ore 21,00 a  Quarto d’Asti – Palestra    Comunale  Domenica 20 Dicembre a Piea  (AT)  ore 21,00 – Chiesa   parrocchiale: Santi Filippo e Giacomo  Apostoli  Mercoledì 23 Dicembre ore 21,00  Castello d’Annone   –    organizzato dall’associazione “Campi Aperti”  presso il Salone   Comunale Una battaglia difficile quella di Gelindo per farsi riconoscere come il primo “portatore di   doni” al Divin Bambino e di conseguenza, a tutti i bambini nei giorni di Natale. Eppure   noi, pervicaci difensori della tradizione piemontese, lo riproponiamo da tanti anni nella   fiaba popolare che porta il suo nome. La sua storia è molto  semplice.   Gelindo è il pastore/contadino che dà l’indicazione a Giuseppe e Maria dove andare a   riposare nella notte in cui Maria partorirà. Egli è infatti il padrone della stalla e del bue   là presente che insieme all’asinella di Giuseppe riscalderà il Divin Bambino.   Nel presepe piemontese Gelindo è dunque il primo pastore che arriva di fronte alla   capanna, con l’agnello sulle spalle. Sono di fianco a lui la moglie Alinda, la figlia   Aurelia, il cognato Medoro e i garzoni Tirsi e Maffeo.  Luciano Nattino regista è autore della “La Favola di Gelindo” in una struttura   teatrale “ a veglia”, ha sapientemente saputo raccontare e portare in scena la storia   dell’ ingenuo ed onesto contadino che si muove anacronisticamente tra le colline delle   nostre campagne e i luoghi sacri del racconto evangelico ufficiale, mescolando le umili   vicende del quotidiano condite dalla saggezza e simpatia del dialetto piemontese con   il solenne mistero della nascita del Redentore.   Una favola sempre attuale torna a rallegrarci  per  il Natale proprio come il   personaggio del Gelindo apostrofato con il ritornello “Gelindo ritorna” per le sue   proverbiali entrate ed uscite in scena per smemoratezza, assicurazioni e   raccomandazioni  varie   La fiaba di Gelindo viene da lontano. La sua diffusione in Piemonte è stata notevole   nei secoli scorsi,peccato che la tradizione piemontese del Gelindo sia stata negli ultimi   anni dimenticata dai più e surclassata da tanti Babbo Natale imposti dalla pubblicità e   dal consumismo. Per informazioni:  Comitato Organizzatore Premio Castiglione d’Asti alla Tradizione Piemontese  tel.  0141206061   cell. 3347126797 –  bertarelliriccardo@virgilio.it