Milcho Manchevski, il regista macedone che nel 1994 vinse il Leone d’Oro a Venezia con il film “Prima della pioggia”, sarà a Canelli il primo luglio per parlare del suo lavoro e del suo ultimo film di cui sono trapelati fino ad ora poche anticipazioni. Le riprese del lungometraggio, intitolato Bikini, sono terminate alcuni giorni fa a New York. La storia, scritta dallo stesso Manchevski con aspetti autobiografici, parla di una donna tanto carismatica quanto problematica, interpretata dall’attrice Condola Rashad, che entra nelle vite di un regista di documentari e della sua ragazza. Un incontro che stravolgerà le loro vite. Una trama affascinante che il maestro non è escluso racconterà di persona partecipando al “Fuori Festival” di Classico, la rassegna dedicata alla lingua italiana giunta alla seconda edizione, che si svolge a Canelli, nell’Astigiano, con alcuni eventi anche in altri centri della zona, e che quest’anno ha come tema quello della traduzione da e in italiano. Manchevski, che il 29 e 30 giugno sarà disponibile anche per eventuali interviste, sarà protagonista di una intesa due giorni. Il primo luglio, dalle 21 alle Cantine Bosca di via Giuliani, ci sarà la confessione “laica” del regista con l’intervista condotta da Francesco Mangiapane dell’Università di Palermo. L’ingresso è su prenotazione. Il 2 luglio, sempre alle Cantine Bosca, dalle 16, ci sarà la “maratona Manchevski” con la proiezione di quattro lungometraggi del regista macedone: Mothers, Shadows, Dust e Before The Rain. I film saranno in macedone con sottotitoli in italiano. Tutte le prenotazioni si possono effettuare via e-mail a: info@festivalclassico.it o al Punto Classico allestito nel cortile di Palazzo Giuliani a poca distanza dalle Cantine Bosca. La presenza di Milcho Manchevski a Canelli non ha solo valenza culturale nell’ambito del festival, ma tocca anche i temi dell’integrazione. Un anno fa, infatti, Canelli e il suo territorio furono al centro di furiose polemiche, anche sui media nazionali, relativi a episodi di sfruttamento di lavoratori stagionali, quasi tutti provenienti dall’Est Europa, che erano giunti in zona per le operazione di raccolta dell’uva. A Canelli, da anni, vive una numerosa comunità di cittadini macedoni (la seconda per importanza in Italia) che si sta integrando sempre di più nel tessuto sociale ed economico cittadino. L’evento che ha come protagonista Manchevski segue altri di stesso segno che si sono svolti nella prima parte del festival, tra il 10 e 12 giugno scorsi, come la mostra del designer Ivan Petrushevski e la lettura in italiano e macedone di poesie di autori macedoni e italiani. Per gli altri appuntamenti consultate il sito: www.festivalclassico.it