Un tizio sui trent’anni, vestito in modo bizzarro, che parla solo russo e ha costante bisogno di un interprete per comunicare, si aggira in Ancona, cercando lavoro come portiere di notte all’Hotel “Roma e Pace”: è Joseph Vissarionovich Djugashvili, non ancora universalmente noto con il nome di Stalin. Che ci fa lì? Da dove arriva? Dove è diretto?
Sono le premesse di quanto si dipanerà, in maniera in parte romanzata, in Stalin in Italia ovvero Bepi del giasso di Raffaele K. Salinari (Ogni uomo è tutti gli uomini, 2010), la cui presentazione inaugura “Aspettando a sud…”, ciclo di incontri invernali in attesa del festival “A sud di nessun nord” di giugno. Il primo appuntamento della serie si terrà sabato 8 gennaio, alle 22 al Diavolo Rosso di Asti, in Piazza San Martino nell’ex chiesa della Confraternita di San Michele Arcangelo.
Raffaele K. Salinari nasce a Zurigo il 5 gennaio 1954. Medico specialista in Chirurgia di Urgenza ed Ostetricia, ha lavorato per una ventina di anni in Africa, Asia ed America Latina come medico responsabile di diversi programmi di sviluppo socio-sanitari. Ha ricoperto incarichi di dirigente di Ong italiane e di consulente delle Nazioni Unite sui problemi sanitari. È attualmente presidente di Terre des Hommes International. Membro del Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mondiale, dal 2001 insegna Ciclo del Progetto e Diritto dell’Unione Europea presso le Università di Urbino, Parma, Bologna, Ravenna, Tarragona (Spagna). Scrittore e pubblicista, ha curato diversi saggi sui processi di globalizzazione; collabora con diverse riviste del settore. Le sue pubblicazioni più recenti sono Il Castello di sabbia, ed. Punto Rosso – Carta 2009; Mundus Imaginalis, ed. Ogni uomo è tutti gli uomini 2009; Movimenti per la salute e associazioni di persone malate, Ed. Franco Angeli 2009; Tuffarsi: autobiografia di una Immagine, ed. Punto Rosso – Carta 2010.
Il prossimo appuntamento con “Aspettando a sud…” si svolgerà giovedì 10 febbraio: protagonista sarà Luca Morino con “Morinomigrante”.