Successo per il festival “Paesaggi e oltre 2015”, teatro e musica d’estate nelle terre   dell’UNESCO con circa millecinquecento spettatori nei dieci appuntamenti che si sono svolti tra luglio e agosto. L’iniziativa (alla quattordicesima edizione) è stata diretta dal Teatro degli Acerbi e Arte & Tecnica.  Commentano il presidente della Comunità Collinare Giovanni Borriero, i sindaci e la direzione artistica: “Un palco sulle   nostre colline, una porta aperta sul paesaggio vitivinicolo Patrimonio dell’Umanità. Abbiamo provato a guardare oltre e   attraverso tutto questo, con occhi diversi. Il pubblico ha accolto il nostro invito a percorrere questa estate un viaggio alla   scoperta di questo territorio: artistico, paesaggistico e storico.Un modo per trovare mete culturali e turistiche interessanti a due   passi da casa, passeggiare al pomeriggio tra le colline e passare una serata diversa sotto le stelle respirando nei paesi uno   spirito di curiosità e di meraviglia. Anche quest’anno il festival di quest’anno è stato ambientato in contesti suggestivi, da   scoprire. Angoli di mondo.  A Costigliole d’Asti c’è stata una serata musicale sotto le stelle tra le mura del Castello dei conti Verasis-Asinari; nella frazione   Annunziata abbiamo passeggiato sul Sentiero dal Rio Bragna alla Valle del Tanaro per antiche strade medievali, ammirato il   paesaggio mozzafiato dal piazzale del Santuario della Madonna di Loreto a fianco dell’aereo militare e quello dalla Chiesa della   frazione S.Michele, una terrazza sulle colline.   A Coazzolo abbiamo passeggiato sul sentiero naturalistico fino alla Madonna del Carmine e scoperto, in un percorso itinerante,    il giardino e gli angoli più nascosti del Castello.  A Castagnole delle Lanze c’è stata una serata nella Chiesa della Confraternita dei Battuti Bianchi, con il suo palco   architettonico naturale ed un inedito percorso tra i cortili e le vie del centro storico.    A Montegrosso d’Asti siamo stati ai piedi dell’antico Castello che corona la sommità del colle.  Un teatro fuori dai palchi tradizionali, per un pubblico eterogeneo e avido di novità”. Uno spettacolo in prima nazionale con grande musica d’autore, uno itinerante nel parco di un castello sui miti legati alla trilogia   della rinascita (l’olivo, il vino, le pietre), uno di commedia dell’arte ed un varietà sulla “paesanità” e sui personaggi del mercato   tra dialetto ed i testi più alti della letteratura italiana per le serate principali.  Hanno completato il cartellone appuntamenti con attori e musicisti astigiani che hanno offerto inediti omaggi al territorio, tra   musica, passeggiate tra il visibile e l’invisibile, il racconto dei profumi, dei frutti e dei suoni della terra e…ridendo e cantando…di   parassiti ed insetti. Ci sono stati anche una passeggiata nei cortili shakespiriani e uno spettacolo pomeridiano a Montegrosso   d’Asti per i bambini e ragazzi di questo territorio, germogli del futuro. Aggiunge Massimo Barbero del Teatro degli Acerbi: “E’ stata un’estate da ricordare, un percorso artistico ed umano nel   paesaggio davvero significativo. Nuove cartoline per questo territorio, immagini per la memoria dei luoghi. La risposta del   pubblico alla nostra proposta culturale per questo territorio è stata nuovamente sorprendente. A chi pensa ai cosiddetti grandi   eventi, a chi si omologa al pensiero che il pubblico va attirato con modelli televisivi, con la facile risata e l’ammiccamento, a chi   vuole ridurre il teatro ad animazione portiamo l’esperienza dell’incontro con un pubblico curioso, richiamato dall’unicità dei   luoghi e del teatro (d’attore) fuori dai teatri, che completa il paesaggio che lo circonda. Vedere centinaia di spettatori ad ogni   appuntamento, nei luoghi più a confine di questo territorio, fuori dalle rotte, con proposte artistiche molto alternative e artigianali   (anche con nuvole e temporali nel cielo) ci fa pensare che c’è ancora voglia di coltivare e cercare la bellezza. Di sporcarsi le   scarpe per guardare oltre il paesaggio e la crisi, soprattutto umana, di questi tempi. Si è di nuovo creato un tam-tam, un   passaparola che ha portato pubblico da tutta la provincia, da quelle limitrofe e da fuori regione su più appuntamenti. Turismo   culturale, spettatori affezionati che hanno creduto nella nostra proposta artistica. E poi, sullo sfondo (in tutti i sensi), il paesaggio   patrimonio nostro e dell’umanità, tanto richiamato (perchè è il momento?) ma poco interpretato e cercato”. E ora si progettano le attività invernali con la Mezza Stagione di Costigliole d’Asti, ma soprattutto si pensa a un progetto   culturale e turistico unificante per il futuro per questo territorio.