Tra sacro e profano, tra cielo e terra… ripercorrere i riti e le tradizioni piemontesi del periodo natalizio attraverso le musiche e i canti popolari.
È questo l’intento del “Concerto di Natale” dei Tre Martelli, che andrà in scena martedì 26 dicembre, alle 16,30 nella Chiesa di San Giovanni Battista di Cerro Tanaro, nell’ambito della rassegna “Cuntè Munfrà – Dal Monferrato spirituale al Mondo” organizzata da casa degli alfieri. Questo concerto porta sul palco l’ultimo lavoro del noto gruppo musicale dei Tre Martelli, emanazione
musicale dell’Associazione culturale Trata Birata. Dal 1977 è impegnato nella riproposta della musica della tradizione popolare piemontese sui palchi di una buona parte d’Europa, formazione nella quale ha militato l’indimenticata Betti Zambruno.
Saranno sul palco Renzo Ceroni (chitarra e bassetto), Enzo G. Conti (fisarmoniche diatoniche), Paolo Dall’Ara (flauti e cornamuse), Matteo Dorigo (ghironda), Elisabetta Gagliardi (voce), Francesco Giusta (ghironda), Vincenzo “Chacho” Marchelli (voce) e Andrea Sibilio (violino e viola). L’album, il tredicesimo album al loro attivo, vuole raccontare, il più compiutamente possibile, lo spirito del
loro “Concerto di Natale”, un progetto che dal ’78 è diventato un appuntamento annuale inteso a ricreare musicalmente l’atmosfera legata al periodo della Natività.
In passato il clima delle feste natalizie in Piemonte non era caratterizzato solo dalle molte funzioni religiose ma anche da reminiscenze pagane come il ceppo di Natale, le strenne, i falò, dalle veglie notturne (le vijà), dalle rappresentazioni teatrali come quelle del “pastore Gelindo”, dai presepi, dai cibi particolari e da molte altre usanze locali di cui ormai si conservano solo parziali ricordi. Proprio da questi ricordi sono partiti i Tre Martelli, che hanno compiuto una capillare ricerca su tutto il territorio piemontese e in alcune zone limitrofe come Val d’Aosta e Savoia, scavando nelle tradizioni più arcaiche e talvolta
ricostruendo canti e tradizioni cadute nell’oblio, con la consulenza di etnomusicologi quali Gianpiero Boschero (per l’area occitana) e Franco Castelli (per quella alessandrina) e del lavoro di ricerca locale dei Trouveur valdotèn e della Badia Corale Val Chisone. Alcune liriche del poeta Giovanni Rapetti (Villa del Foro 1922-Alessandria 2014), musicate da Andrea Sibilio, completano, con il loro impatto epico ma mai retorico, questo affascinante viaggio nelle tradizioni piemontesi. L’ingresso è libero.

La prossima tappa della rassegna sarà sabato 30 dicembre, alle 21, con “Artabàn. La leggenda del Quarto Re Mago” di e con Antonio Catalano, il Mago Povero, nella Chiesa dei Santi Martino, Anna e Luca a Revigliasco, all’interno dell’Avvento Revigliaschese.

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