L’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano continua l’importante nuova iniziativa legata al teatro popolare. Si tratta della rassegna di spettacoli dal titolo “Terre di racconti”, con un cartellone di appuntamenti collocati prevalentemente nei Comuni del nord Astigiano, con importanti sconfinamenti. “Terre di racconti” è promosso dall’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano e sostenuto dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione CRAsti; è diretto da Massimo Barbero per l’Archivio Teatralità Popolare di casa degli alfieri. Sabato pomeriggio 2 novembre a Tonco (AT) alle 18, nel salone di Villa Toso, è in programma lo spettacolo “E venne la notte… Storie di masche, folletti e creature del mistero” per grandi e bambini (dai sei anni) con la nota Compagnia Il Melarancio. Un appuntamento per ricordare i nostri antenati, che nella nostra tradizione contadina tornano a trovarci la notte di Ognissanti, “a rivedere le case, i terreni della loro infanzia e vita, ottenendo per «compenso» del loro lungo viaggio delle castagne e un po’ di latte” (come ci ricordava Nattino nella riproposizione de “Il mondo dei vinti” di Revelli). Ed è occasione per le famiglie per ritrovarsi e raccontarsi storie. “E venne la notte…” è un vero e proprio “trigomigo” un insieme storie che s’intersecano tra loro (termine occitano che significa intreccio, groviglio, cosa difficile da dipanare). Un tempo queste storie venivano raccontate da cantastorie che giravano per i paesi e oltre a raccontare questi uomini compravano oggetti, vendevano unguenti, guarivano da piccoli e grandi mali. Oppure erano leggende che si ascoltavano al calore della stalla, riscaldati da mucche compiacenti, nelle sere d’inverno, alla luce di un’unica lampada. Tratte dal racconto orale dei nonni, dei vecchi di paese e di borgata, le storie dello spettacolo sono il frutto di un lavoro di ricerca e di raccolta di memoria popolare durato più di dieci anni sul territorio delle valli alpine del cuneese. Attraverso l’utilizzo di oggetti e di figure di memoria contadina prendono vita personaggi misteriosi Candy, il fantasma di neve; Cavalàs, indomabile e furioso cavallo selvaggio; LouvRavàs, l’uomo-lupo; Barbabiciucutela, l’orco divoratore di bambini; i canett, le anime dei morti trasformate in cani; il Servan, folletto invisibile e dispettoso; la terribile Sabroto la Longo, la masca, la strega, per eccellenza e non può mancare il Diavolo, disposto persino a segare in due una montagna, pur di conquistarsi un’anima da dannare. Il testo è raccolto dalla tradizione orale; in scena Gimmi Basilotta con le scenografie di Maurizio Agostinetto. Adattamento e regia sono di Marco Alotto. L’ingresso è gratuito. A seguire zuppa di ceci per i grandi, cioccolata calda per i bambini offerte da Comune e proloco. Prossimo appuntamento con la rassegna “Terre di Racconti”: sabato 30 novembre a San Martino Alfieri (AT) nella Confraternita dei Battuti con “Lettere dalle città bianche”, la storia di due orsanti, girovaghi e teatranti di strada con Lucia Giordano del Faber Teater. Info: 339 2532921 – www.archivioteatralita.it – fbarchiviotepo #artepo #terrediracconti #ecomuseobma