Quanto può un luogo da solo valorizzare una mostra d’arte? Il critico Piergiorgio Panelli, all’inaugurazione di “Trapassato Prossimo” di Giorgio Grosso, non ha avuto dubbi nel definire la sala sotterranea del Museo Paleontologico “uno spazio contaminato di poetica, arte, storia e spiritualità”. Anche di questo i visitatori potranno tenere conto guardando le cinquanta opere dell’artista astigiano disseminate nel suggestivo spazio sotto le volte che aggiunge un tassello in più alla bellezza di Asti. “Proprio qui, e più ancora nell’ex chiesa del Gesù, saranno riallestiti, speriamo a tempi brevi, i grandi cetacei fossili che costituiscono l’indubbio richiamo del museo” ha annunciato Gianfranco Miroglio, presidente del Parco paleontologico astigiano. Intanto le opere di Grosso, che nella sala si accostano alle fotografie sui fossili scattate dai paleontologici del museo, comunicano messaggi di ecologia (molti materiali usati sono riciclati) e spiritualità. E inducono a riflessioni – con i pesci di Fukushima a ricordare ciò che è già accaduto – su quel che potrebbe diventare la terra e di conseguenza noi (forse i fossili del futuro?, domanda l’autore). Come saper guardare i lavori di Grosso? “Fondamentale, nelle sue opere – indica Panelli – è il discorso estetico oltre che quello ecologista”. Se poi ci si mette l’emozione, potrebbero arrivare i sogni. “Io, in questa lunga sala che ci contiene – l’intuizione della consigliera regionale Angela Motta – immagino di essere nella pancia della balena, sto in compagnia di queste opere che mi sorprendono e faccio un viaggio unico e bellissimo”. Comunque la si voglia osservare, “Trapassato Prossimo” resterà in visione al Museo dei Fossili fino all’8 gennaio. Il biglietto (3 euro) darà diritto all’ingresso alla mostra e alla visita alle collezioni del museo, compreso l’Acquario Preistorico. Orario: lunedì-giovedì 10-16, sabato, domenica e festivi 10-13/15-18.