Tre appuntamenti, questa settimana, per “I mesi del giallo”, che si fermerà a Costigliole e Cortanze. Curiose le conversazioni che l’avvocato Pierpaolo Berardi terrà a Costigliole nell’ambito della rassegna “Barbera il gusto del territorio”. Per questo terzo anno di presenza a Costigliole, l’Associazione culturale Comunica ha infatti proposto al Comune due chiacchierate che legheranno il gusto al mistero: nella sala consiliare del Municipio si parlerà, infatti, di avvelenamenti da caffè e da vino (ingresso libero).
Il primo appuntamento con Berardi, già ospite de “I mesi del giallo” l’anno scorso a Costigliole con una serata sui grandi processi della storia, sarà proposto venerdì 5 novembre, alle 21, sotto al titolo “Il vino e il dolce retrogusto del… veleno” : la conversazione prenderà in esame gli “effetti collaterali” del vino che, di regola, è buono e fa bene. La storia, però, annovera casi di morti avvenute somministrando alle vittime coppe di vino. Il discorso si estenderà ai casi di morti avvenute attraverso vari tipi di veleno. Appuntamento alle 21 nella Cantina dei vini
Altra conversazione con Berardi domenica 7 novembre, alle 21, sotto al titolo “Quando il caffè fa male”. La morte più famosa è sicuramente quella di Michele Sindona, che, due giorni dopo la condanna all’ergastolo per l’omicidio Ambrosoli, fu avvelenato con un caffè al cianuro di potassio nel supercarcere di Voghera. Ma la cronaca annovera anche Gaspare Pisciotta, luogotenente di Salvatore Giuliano, che fu ucciso da un caffè mentre era all’Ucciardone.
Altrettanto misteriosa è stata la morte del generale Manes che, pochi attimi prima di essere ascoltato dalla commissione che indagava sul “Piano Solo”, stramazzò a terra nella bouvette di Montecitorio dopo aver bevuto un caffè: allora si disse che fu un infarto a stroncarlo…
Sabato 6 novembre il castello di Cortanze ospiterà, alle 21, “Nord e Sud sotto il segno del giallo”, incontro/confronto tra scrittori di terre diverse: l’astigiano Edoardo Angelino (che sostituirà Gianni Farinetti, assente per gravi problemi famigliari) e il calabrese Gioacchino Criaco.
La serata partirà  da una domanda: i luoghi in cui gli scrittori vivono, come condizionano la trama delle loro storie? Il culto della terra e della tradizione, così come i contesti di vischiosità e illegalità quotidiana, quanto pesano nella scelta dei personaggi e delle trame?
Una “confessione” a cui i due scrittori hanno accettato di prestarsi.
Angelino, autore del racconto “Estate 1797” incluso nel libro “Tutto il nero del Piemonte” (Edizioni Noubs), sarà presentato dal giornalista Davide Cavagnero, mentre Loredana Dova, vicepresidente di Comunica, porterà il pubblico alla scoperta di Criaco, che quest’anno ha firmato “Zefira” (Rubbettino Editore).
Al termine la Comunità  Collinare Val Rilate offrirà un brindisi con stuzzichini e vini locali.
Qualche nota sugli autori. Edoardo Angelino è una presenza nota a “I mesi del giallo”: nella prima edizione (2007) della rassegna ha infatti presentato i suoi libri “L’inverno dei mongoli” (Einaudi) e “Binario morto” (Besa), mentre nel 2008 ha firmato il racconto “Giallo in vendemmia”, la cui soluzione è stata affidata direttamente al pubblico in un incontro ospitato alla Cantina dei vini di Costigliole.