E’ stata una serata inusuale, quella che il Rotary club di Asti ha scelto per conoscere la storia del mutuo soccorso astigiano: infatti, trasferendosi per una volta dalla consueta sede del Salera, i soci si sono ritrovati in via Solari, nella sede della “Fratellanza Militari in congedo” di Asti. La riunione è stata preceduta da un percorso fra gli edifici che costituiscono una testimonianza ottocentesca della storia astigiana, guidato da Matilde Picollo, presidente dell’Associazione “Amici dei musei e dell’archivio storico di Asti”. Nella sede della Fratellanza si è invece ripercorso il lungo cammino che dal 1848 in poi vide crescere il mutuo soccorso, una grande storia di solidarietà nata in tempi in cui per il mondo operaio non esisteva alcun tipo di provvidenza. Il relatore, Renato Romagnoli, ha messo in evidenza come la città di Asti abbia avuto un ruolo importante nella crescita delle società operaie, di mestiere e non, che in breve tempo si diffusero anche in tutti i paesi della provincia; inoltre, ha sottolineato il ruolo svolto dai diversi Comitati (di Beneficenza, di soccorso per i liberati dal carcere, per la mensa popolare, ecc.) con cui le persone più sensibili alle questioni sociali intervennero per soccorrere la miseria diffusa. Tra le società di mutuo soccorso la “Fratellanza militari in congedo” ebbe un ruolo particolarmente attivo e grande successo, tanto da raggiungere nel 1923 il numero di 879 soci. Si è poi trattato delle prospettive odierne del mutuo soccorso, che ancora è vivace ed attivo, anche se quasi sconosciuto ai più.