L’inizio del mese sacro di Ramadan è occasione a me gradita per rinnovare i sentimenti di stima, amicizia e vicinanza di tutta la comunità cattolica astigiana, con l’auspicio che questo periodo di digiuno, preghiera e condivisione, a voi tanto caro, vi sia spiritualmente proficuo.

Gli allentamenti delle restrizioni anti covid vi consentiranno certamente di ritrovare e vivere pienamente la dimensione comunitaria propria di questo tempo forte del calendario islamico: ne gioisco con voi e per voi, assicurandovi, allo stesso tempo, le mie preghiere per quanti hanno maggiormente sofferto gli effetti della pandemia.

Una gioia purtroppo adombrata dalle preoccupazioni per la guerra che sta seminando morte e distruzione in Ucraina, costringendo milioni di persone, soprattutto donne e bambini, ad abbandonare la loro terra. Sono certo che, in questo Ramadan, si moltiplicheranno le vostre suppliche per invocare da Dio il dono della pace, salam. E noi pregheremo con voi, in profonda comunione spirituale e unità di intenti, sostenuti dall’intima convinzione che, come affermato da Papa Francesco, “La preghiera ha un grande potere, e può cambiare il mondo. Pregare è portare il palpito della cronaca a Dio perché il suo sguardo si spalanchi sulla storia”.

Amici, in questi anni abbiamo imparato a conoscerci e apprezzarci e, giorno dopo giorno, abbiamo saputo tessere legami di fraternità. Creare ponti e distruggere barriere è il nostro modo umile, ma concreto, di seminare la pace nel terreno della nostra quotidianità. Preparare qualcosa di nuovo e crederlo possibile è il segno di speranza che, insieme, vogliamo offrire a questa terra astigiana che ci accoglie tutti, per nascita o adozione. Continuiamo dunque a “Gareggiare nelle opere buone, ché a Dio tutti ritorneremo” (cfr. Sura V,48).

Che Dio, il Misericordioso, benedica le vostre famiglie e le vostre comunità e vi doni la sua pace. Ramadan Karim! Ramadan generoso!

+ Marco Prastaro, vescovo di Asti