Domenica 1° ottobre è in programma nei pressi della parrocchiale intitolata a Cristo Redentore l’inaugurazione dell’oratorio di Mombercelli Piana. La struttura sarà ufficialmente intitolata a don Francesco Cartello che la ha fortemente voluta, e di fatto anche idealmente utilizzata, prima ancora della costruzione della chiesa a cui si trova affiancata. Per questo motivo il parroco vive ancora nel cuore dei mombercellesi, specialmente di quelli, pur sempre giovani anche se i capelli sono ormai brizzolati, che hanno voluto dedicargli la giornata. La cerimonia inizierà alle 16; prevede l’intervento dei rappresentanti delle associazioni locali che daranno breve testimonianza dell’operato del sacerdote per poi lasciare la parola al vescovo Marco Prastaro che impartirà la benedizione prima del rinfresco di prammatica. 

Don Francesco Cartello, storico parroco di Mombercelli, era mancato il 2 agosto 2019 all’ospedale “Le Molinette” di Torino, dove era ricoverato da qualche giorno. Arrivato a Mombercelli cinquant’anni prima, prima come viceparroco e poi come parroco, aveva seguito passo passo la vita della comunità. Vero pilastro della Chiesa astigiana, lo era anche per i suoi compaesani per i quali nel suo servizio ha fatto molto. Don Cartello, 75 anni, era stato ordinato sacerdote il 25 giugno del 1967 ed era arrivato in paese poco dopo. Uomo di grande fede, aveva dato un forte impulso alla vita associativa di Mombercelli fondando il museo dell’arte e il gruppo Avis di cui è stato anche presidente. Fra i suoi innumerevoli incarichi era stato assistente ecclesiastico del Centro Sportivo Italiano e Consigliere ecclesiastico provinciale della Coldiretti. Per molti anni ha collaborato con la Gazzetta d’Asti. Nel dicembre 2018 ha festeggiato i suoi 50 anni da parroco nella parrocchia di San Biagio, nel centro del paese: una vera festa a cui si era unita l’intera comunità.

Uomo buono, punto di riferimento per i mombercellesi, ma anche per l’intera Diocesi, don Cartello viene ricordato anche per il suo spiccato senso dell’umorismo, per il suo tifo per la Juventus e per la sua forza di carattere.