Il commento al Vangelo di domenica 26 maggio 2024: Io sono con Voi tutti i giorni (Mt 28,16-20) a cura di Davide Rogolino, Torretta

Per contestualizzare, questo passo avviene subito dopo il tradimento di Giuda e la sua morte, quando il numero dei discepoli è ridotto a undici. Questo simboleggia una comunità ferita, ma ancora in missione.

Di fronte alla “partenza” di uno dei discepoli, gli altri sono dubbiosi e persi, ma portano ancora nel cuore gli insegnamenti di Gesù e “andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.” Tuttavia, la grande sofferenza che portano nel cuore per la perdita di un fratello li fa dubitare nonostante l’incontro con Gesù. Infatti, “Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.”

Il dubbio non viene condannato, ma accettato come parte del loro cammino di fede, insegnando che la fede autentica può coesistere con incertezze e domande. Gesù ci parla del suo grande disegno di amore che è la vita e ci rassicura nonostante i nostri dubbi.

Pertanto, questi limiti non ci devono bloccare ma devono portarci a riporre la fiducia in quel Dio morto per noi, al fine di comprendere che ogni cosa è utile per scoprire il grande disegno dell’amore di Dio.

Dunque facciamo sì che il vangelo ci accompagni nei nostri momenti di perplessità e ci mostri come, anche nei periodi in cui sentiamo di essere scarichi e di aver finito le energie, Gesù è lì con noi, perché “Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.”