Come tutti gli anni, dal 18 al 25 di gennaio, si celebra la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. A causa della pandemia, non era stato possibile vivere in presenza momenti di preghiera comune e condivisione fraterna nel 2020 e 2021, ma è ora il tempo di riprendere a celebrarli dal vivo. Nel nostro territorio lo faremo martedì 24 gennaio, alle 21, a San Damiano, dove saremo accolti dalla Chiesa Ortodossa Rumena e dal suo sacerdote, padre Catalin Mandic. Parteciperanno con le loro comunità a questa preghiera incentrata sulla Parola di Dio Padre Lucian Marius Trifina, sacerdote della Chiesa Ortodossa Rumena di Asti, Adino Genta responsabile della Chiesa Evangelica dei Fratelli, il Pastore Alessandro Calà della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno e il Vescovo Marco Prastaro. La Chiesa Copta Egiziana sarà presente con una preghiera che sarà letta durante la celebrazione, essendo Padre Ilantony Kozman impegnato nelle celebrazioni di Reggio Emilia, dove risiede.

Lo schema di quest’anno, che ha come tema l’invocazione di Isaia “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia” (Is 1,17) è stato preparato dal Consiglio delle Chiese Cristiane del Minnesota, negli Usa, comunità scelta dopo gli scontri avvenuti a seguito della morte di George Floyd proprio in quello stato e che ha portato alla nascita del movimento “black lives matter”. Nel gruppo di preparazione erano presenti anche nativi, immigrati, vittime di violenza razziale e uomini e donne appartenenti a tutte le comunità cristiane che hanno messo in comune la loro esperienza di fede. 

Anche le Chiese Cristiane di Asti vogliono dare un segno concreto di solidarietà, lasciandosi ispirare dal tema della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, e quindi sarà possibile nella serata del 24 gennaio, donare il proprio contributo a sostegno dei profughi ucraini. E’ stato deciso di devolvere quanto raccolto alla Croce Verde che si è occupata e si occupa di dare loro assistenza. Con questo piccolo gesto concreto e con la preghiera si desidera stare accanto a questi nostri fratelli che soffrono a causa della guerra.