Mercoledì 30 novembre alle 21, nel salone dell’Opera Pia Michelerio in via dello Scalo 19, saranno presentati i fascicoli 1, 2 e 3 dei Quaderni Pastorali Sei.
La sesta uscita della pubblicazione annuale curata dal Progetto Culturale della Diocesi ha come titolo “Non di solo pane” e come sottotitolo “il dono come strumento di sviluppo”. In queste due frasi c’è la chiave interpretativa che accompagna un percorso di lettura della situazione economica locale con l’ottica di individuare idee e sollecitazioni per guardare alla delicata contingenza del momento come ad una opportunità per disegnare o immaginare uno sviluppo dei processi di creazione della ricchezza capace di contemperare la crescita economica con il rispetto delle persone non disgiunto da una singolare attenzione al creato.
Con il criterio “vedere, giudicare, agire” i tre fascicoli si presentano come una lettura del nostro contesto socio economico di riferimento e propongono molti spunti di riflessione accanto a precise segnalazioni di attività già in corso di orientamento professionale e di avviamento dei giovani al lavoro.
La presentazione dei fascicoli avrà luogo nel salone dell’Opera Pia Michelerio per consentire una visibilità nuova ad una realtà di cui si parla nei Quaderni Pastorali in termini propositivi accanto ad altre proposte concrete di attenzione allo sviluppo del territorio e per “aggiornare” nella memoria delle persone come la denominazione “Michelerio” rimandi ad un luogo, diverso dallo storico edificio di corso Alfieri,  in cui si ripropone la speciale vocazione dell’opera a servizio dei giovani e che oggi è ancora difficile collegarla alla nuova sede recentemente costruita a San Quirico.
Questa sorta di “equivoco“ legato all’ubicazione del Michelerio ci aiuta tuttavia a ricomprendere il valore anche simbolico della denominazione di un luogo ed è funzionale ad accendere i riflettori sulla pubblicazione che rappresenta una risorsa per riflettere in modo “propositivo” per guardare allo sviluppo nel senso costruito dal progredire delle pagine dei tre fascicoli proposti all’attenzione dei lettori, ma è anche una pista di lavoro per indicare una strada da seguire per individuare, oltre a quanto indicato, altre collaborazioni e altre iniziative di “compartecipazione” per contribuire alla costruzione della novità possibile ricordando come scritto nelle ultime righe dei quaderni che “dopo anni di individualismo, forse è arrivato il momento di capire che c’è un filo che ci lega gli uni agli altri. Come in montagna: essere in cordata aiuta, non è un limite alla libertà”.
Un invito a partecipare alla presentazione a cui saranno presenti gli autori (Stefano Zamagni, Luigi Ghia, don Luigi Berzano, Alessandro Mortarino, Marco De Vecchi, Giorgio Ghia, don Luca Solaro, don Lorenzo Mortara, Michelino Musso) e a utilizzare i fascicoli che offrono, come valore aggiunto, anche un commento alla recente enciclica “Caritas in Varitate”, ma che sono soprattutto uno strumento pratico per pensare al bene comune del nostro territorio dove viviamo il nostro oggi.