Si è svolto nella splendida cornice del Salone d’Onore del Castello di Costigliole, il convegno sulla figura del Servo di Dio, mons. Giovanni Ferro, costigliolese, arcivescovo di Reggio Calabria dal 1950 al 1977.
Moderatore dell’incontro Simone Castino, subito la parola al sindaco di Costigliole, Giovanni Borriero, principale organizzatore dell’evento, per salutare e ringraziare tutti i presenti e rimarcare l’importanza di questa figura per il paese.
Successivamente passa la parola al vescovo di Asti, mons. Francesco Ravinale, che ricorda come anche il Sud Astigiano abbia dato alla chiesa numerosi esempi di vocazioni sacerdotali e religiose, parlando di mons. Ferro come di un vero uomo di Dio.
Presente l’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, il quale ha manifestato la sua gioia nel visitare i luoghi di origine di mons. Ferro sottolineando come egli, provenendo dal Nord, si sia profondamente incarnato nella realtà calabrese, manifestando il suo cuore di pastore e la sua vicinanza anche in momenti difficili, come ad esempio l’alluvione nei primi anni 50.
Padre Franco Moscone, superiore generale dei Somaschi, congregazione a cui apparteneva mons. Ferro, ha esordito accennando ai suoi ricordi di adolescente quando il Servo di Dio veniva in vacanza a Somasca e lui ha avuto il piacere di incontrarlo. Ha inoltre sottolineato l’importanza di questa figura all’interno della congregazione e di come i superiori della stessa non volessero che diventasse vescovo.
Gli ultimi due interventi sono stati caratterizzati dalla lettura della biografia, presentata da Padre Giuseppe Oddone, vicario generale dei Somaschi, e dal rapporto con Costigliole, presentato da don Paolo Prunotto, costigliolese, storico del paese, il quale ha ricordato i momenti in cui mons. Ferro tornava a Costigliole in occasione di avvenimenti importanti, ad esempio la consacrazione della chiesa parrocchiale dopo i restauri nel 1956.
Ha inoltre ricordato, con brevi cenni biografici i sacerdoti che il piccolo Giovanni ebbe di fronte come figure importanti nel paese e che lo portarono a scegliere la strada del sacerdozio e della vita religiosa. Tra questi è bene ricordare il suo parroco, mons. Luigi Carpignano.
Presenti anche il vescovo di Acqui mons. Luigi Testore, anch’egli costigliolese di origine, e il Vescovo di Casale Monferrato mons. Gianni Sacchi, città in cui mons. Ferro fu rettore del Collegio “Trevisio” dal 1931 al 1938.
Si è reso presente con una lettera di saluto mons. Oscar Cantoni, vescovo di Como, ove Padre Ferro fu rettore del Collegio “Gallio” dal 1938 al 1945.
Anche il Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, ha espresso la sua vicinanza, sempre dettata dal fatto che Padre Ferro fu parroco nella chiesa di Santa Maria Maddalena a Genova dal 1945 al 1950, prima di approdare in Calabria.
Successivamente ci si è recati presso la Chiesa Parrocchiale intitolata a Nostra Donna di Loreto, dove mons. Ferro ricevette il Battesimo il 24 novembre 1901; a ricordo di questo avvenimento è stata posta una lapide a fianco del fonte battesimale, benedetta da mons. Ravinale e scoperta assieme al parroco don Giuseppe Pilotto.
A seguire è stata celebrata la Santa Messa nel ricordo del Servo di Dio, presieduta dall’arcivescovo di Reggio Calabria mons. Morosini, il quale nell’omelia ha ricordato la tenacia di mons. Ferro nel denunciare con gli scritti e le parole, la criminalità organizzata in Calabria, già allora una piaga molto diffusa sul territorio, e ricordando come egli abbia compiuto azioni concrete di carità, senza tanti tentennamenti, dimostrando una grande vicinanza soprattutto alle persone più fragili e povere, rinunciando a molte comodità che la vita di vescovo gli poteva offrire.
La giornata si è poi conclusa, nel pomeriggio, con un momento di preghiera presso la chiesa di Sant’Anna, nell’omonima frazione dove mons. Giovanni Ferro nacque il 13 novembre 1901.