Continua con successo il progetto diocesano “Vicini allo specchio”, la raccolta di opinioni e testimonianze sui rapporti tra vicini di casa. I brevi questionari accompagnati dall’ormai famigliare vignetta sono stati distribuiti in tutti i centri d’ascolto della Caritas diocesana, insieme alle scatole azzurre destinate alla raccolta; verdi sono invece le scatole assegnate alle parrocchie di Asti e dintorni, dove i parroci si stanno adoperando a divulgare il progetto. Questa settimana, grazie al prezioso aiuto di alcune volontarie dell’Avo, si sono raccolte testimonianze presso i pazienti  in attesa al “tempo zero” dell’ospedale Cardinal Massaia di Asti: i primi dati stanno venendo tabulati e a breve sarà quindi possibile avere un primo riscontro del sondaggio. Parallelamente, infine, la raccolta prosegue anche in via telematica, tramite le mailing list delle varie associazioni, la pagina Facebook e l’indirizzo email viciniallospecchio @gmail.com. Ricordiamo che può scrivere a tale indirizzo anche chi desideri farci pervenire la sua testimonianza e non abbia l’opportunità di accedere al questionario in via cartacea. Di seguito, per costoro, ecco nuovamente riepilogate le domande: 1.    Può dire di conoscere i suoi vicini di casa o, se abita in condominio, le persone che abitano nello stesso palazzo? A che livello: conoscenza superficiale, conoscenza dovuta a problemi comuni, conoscenza buona come dovrebbe esistere tra vicini, amicizia…. 2.     Ha occasione di frequentare i suoi vicini e, se sì, in quale circostanza? 3.     Come giudica i rapporti con loro? Faccia l’esempio di un fatto successo che ritiene positivo e un esempio che ritiene problematico e negativo. 4.    Secondo lei è possibile che i rapporti possano essere migliori e come? Ringraziamo anticipatamente tutti coloro che vorranno dare il loro contributo a questa preziosa indagine. Da lunedì la raccolta in forma cartacea prosegue presso i locale dell’Università di Asti, dove sarà possibile trovare le scatole e i questionari. Aggiornamenti sul sito della Gazzetta d’Asti e sulla pagina Facebook. Noemi Gianuzzi