“In questi ultimi due anni più volte ho tentato di portare l’attenzione sullo stato di via Ticino, cantiere stradale abbandonato nel ploriferare di condomini semideserti. Mi sono appellato al senso di decoro dei luoghi, al tentativo di suscitare un interesse fa parte degli abitanti della zona, a ricordi romantici di una zona a confine tra la città e le prime campagne.
Ho perso tempo. Perdurando lo stato di abbandono dei luoghi, dopo una riflessione, metto in campo una parola. La sicurezza.
Aspettiamo dunque che con la brutta stagione, tra piogge, nebbia e neve, qualche macchina finisca fuori “strada” o in un buco o peggio ancora accada che un pedone nel tentativo di percorrere la via dribblando buchi e distese di fango si infortuni o venga investito.
Vediamo se ora qualcuno correrà ai ripari.
Spreco una ancora una riga per ribadire: “vergogna” a chi non ha completato i lavori, al poco senso civico degli abitanti della zona, a chi non ha vigilato e preso provvediment”i.
Massimo Barbero, un abitante della zona