“Il sindaco riconfermato, nelle sue conferenze stampa, mi ha tirata in ballo più volte .

Avevo pensato di non rispondergli ma, alla seconda o terza dichiarazione, ritengo che vadano puntualizzate alcune cose.

 1) A differenza sua, io non odio nessuno.

 2) Cinque anni fa mi ero candidata a sindaco perchè ritenevo di avere titolo a provarci. Avevo maturato una buona esperienza come consigliere comunale e come assessore. Non avevo scelto, come percorso, la Banca o la Fondazione e  ritenevo di avere le caratteristiche adatte a fare il candidato sindaco. Non avrei accettato, comunque, di fare squadra con alcune forze di destra che non mi avevano convinta per ragioni generali e per ragioni più squisitamente locali.

 Lui, invece, ha accettato la compagnia e ha vinto.

 Detto ciò, lui ha fatto il Sindaco e io la consigliera di minoranza. Avrei dovuto anche tacere, per farlo contento? 

Sono orgogliosa, invece, del lavoro che ho fatto e delle battaglie che ho condotto: mai personali, sempre nel merito delle scelte a favore della città.

I cinque anni trascorsi all’opposizioni mi hanno confermato nelle mie scelte: non solo non ho condiviso molte scelte ( e molti “lasciar fare ad altri”)  da lui effettuate  ma mi hanno dato la possibilità di condividere, con i colleghi di minoranza, alcune battaglie ( in ordine di tempo quella sull’ ASP) cementando un’alleanza che, pur nella diversità, si è sempre caratterizzata per rispetto reciproco e “buona educazione”.

Per queste ragioni ho accettato di condividere, con la  lista civica CambiAMO Asti, (  fatta di persone libere, coerenti e coraggiose, oltre che amiche) ,  anche il percorso di appoggio al candidato sindaco Crivelli che stimo moltissimo e che sarebbe stato un ottimo Sindaco per la città.

 3) La “classe” ( nelle  dichiarazioni del Sindaco riconfermato)  si vede a occhio nudo. Gli antichi dicevano che bisogna “vincere” ma non “stravincere” Lui ha vinto, con un risultato personale incredibile: congratulazioni e auguri! Ma da questo ad irridere gli avversari…ce ne corre! D’altra parte, in questi ultimi anni, mi sono abituata al suo linguaggio e ho adottato la tecnica del “non ti curar di lor ma guarda e passa”.

 4) Se il  Sindaco pensa di essersi liberato di me si sbaglia. Resto, anche se non più in Consiglio Comunale, una “privata cittadina” che non prende ordini, pensa con la sua testa e segnala (nei modi possibili) le cose  che non vanno. Continuerò a farlo, anche se non gli fa piacere,  perchè penso che il bello della democrazia sia poter sentire voci diverse, non vedere soltanto persone sull’attenti a rispondere signorsì.

 5) Per conoscenza: la campagna elettorale della lista “CambiAMO Asti” è costata meno di  2000 euro.

Un caro saluto e un augurio di buon lavoro!”

Angela Quaglia, candidata per CambiAmo Asti