Alla luce dell’ennesimo stop per la Cuneo – Asti, arrivato dalla Sovrintendenza, è sempre più urgente intervenire per fermare i rincari sul pedaggio stabiliti dal Governo. Cosa ne è stato dell’intervento di Cirio e Gabusi? A che punto è la trattativa con la società Autostrada Asti – Cuneo Spa? A distanza di un mese non c’è ancora alcun riscontro. Ricordiamo infatti che all’indomani dell’aumento del 4,30% sul pedaggio, il presidente Cirio s’era affrettato a comunicare  l’invio di una lettera per chiedere di congelare l’aumento.
Avevo chiesto chiarimenti in Consiglio regionale all’assessore ai Trasporti Gabusi, il quale aveva comunicato che l’obiettivo prioritario era il completamento dell’opera.
Ora arriva l’ennesimo stop, nonostante Governo e Regione siano amministrati da chi ha sempre sbandierato e promesso una lotta serrata alla burocrazia. Con questi risultati: nuovo intoppo burocratico e aumento del pedaggio ancora vigente. Arrivati a questo punto penso sia urgente avviare, da parte della Giunta regionale, una seria interlocuzione con la società di gestione dell’A33 per fare chiarezza sull’iter dell’opera e sugli aumenti.


Ivano Martinetti,
Consigliere regionale M5S Piemonte