Con le ultime dichiarazioni del Sindaco Rasero e del Presidente dimissionario Livio Negro, la vicenda delle dimissioni del vertice Asp ha definitivamente preso una piega paradossale.

I due amministratori spiegano che le dimissioni del Presidente e del vice Andrea Morando dall’Azienda sono state causate dal troppo potere del socio privato (2 rappresentanti in Cda, pari al 45% delle quote) rispetto a quello pubblico (3 membri, 55%). Ma se questo è il motivo, perché allora non si è dimessa dal Cda anche Monica Primitivi, terza rappresentante del Comune ed espressione della lista Rasero? Intende farlo?

E come mai il Presidente Negro si è dimesso senza neanche avvertire preventivamente il Sindaco? Forse perché i rapporti tra i due erano un tantino tesi, sulle strategie Asp e sul Documento Unico di Programmazione, e non solo per “colpa” dei privati?

E’ poi imbarazzante leggere le dichiarazioni contraddittorie che il Sindaco e il Presidente dimissionario rilasciano sugli stessi argomenti, il che denota considerevoli divergenze tra i due. Sulla consulenza del Prof. Falduto voluta dal Comune, Negro per esempio dice: “Da lui mi pare siano arrivati più freni che aiuti”. Il Sindaco: “Non credo fosse lui il problema, anzi il Presidente (cioè Negro…) poteva avvalersi della consulenza del pool come supporto e aiuto”.

Il Sindaco sminuisce il ruolo del Prof. Falduto dicendo che “non è ‘ il ‘ consulente” ma che c’è “un pool di validi professionisti” : invece ci risulta che il Prof. Falduto sia stato incaricato di predisporre una relazione sull’Asp che Revisori dei Conti e Consiglio Comunale attendendo ormai come “Godot”. Relazione che viene rimandata di mese in mese e di cui ancora non c’è traccia. Ma la cosa più importante, e che smentisce il ruolo minimale del consulente, è che il Prof. Falduto partecipa alle riunioni tra Comune e Cda Asp dettandone ordine del giorno e linea.

Inoltre il Sindaco, parlando del socio privato, minimizza: “E comunque non c’è un rapporto difficile: è in corso un confronto…. Ci si sta confrontando per un giusto equilibrio”. Ma allora Negro perché ha deciso di dimettersi proprio in questo momento?

La vicenda diventa ancora più kafkiana di fronte alla dichiarazione di Morando (segretario di Forza Italia) che spiega di essersi dimesso dalla vicepresidenza Asp perché “non c’erano più gli stessi obiettivi condivisi con il Comune”. Quindi Negro e Morando si sono dimessi per motivi opposti !

E’ evidente come molti aspetti della vicenda Asp siano decisamente poco limpidi e vadano chiariti al più presto, insieme alle strategie che Comune e Asp hanno in mente per l’Azienda.

Tutto questo per rispetto dei 400 dipendenti, oltre che dei cittadini/utenti che quest’anno pagano tariffe più care per i bus e i parcheggi e hanno di recente appreso del passivo di 214 mila euro per l’edizione 2018 di Astimusica.

Infine un’ultima annotazione: il Presidente dimissionario Negro spiega, oggi, che con il socio privato “dovevamo ridiscutere i Patti parasociali, statuto e quindi anche i contratti di servizio”. A luglio, cioè tre mesi prima, Rasero ha dichiarato: “Finalmente siamo arrivati alla stesura dei nuovi patti parasociali e dei contratti di servizio”. Nemmeno questa volta hanno dichiarato la stessa cosa.

Angela Motta, capogruppo Pd in Consiglio Comunale