“Dopo aver assistito al surreale dibattito fra il sindaco e la capogruppo Pd sulla questione Asp, sulla nuova illuminazione a led ed alcune zone buie della città come piazza Alfieri ed i Giardini, interveniamo anche noi del M5S per riportare all’attualità alcune informazioni utili ai lettori.

La verità è che entrambe le parti politiche sono responsabili: ad Asti la precedente amministrazione di centrosinistra ha creato il problema e l’attuale amministrazione di destra, oltre a non averlo risolto è riuscita pure a peggiorarlo.

E’ infatti colpa della giunta Brignolo il fatto di avere commissionato e approvato un progetto di sostituzione degli impianti di illuminazione che, come è evidente a tutti, in alcune zone ha rivelato gravi lacune. E tale progettazione, non dimentichiamolo, è pure costata un occhio della testa e messa a bilancio per parecchie centinaia di migliaia di euro.

E’ altresì colpa della precedente amministrazione a trazione piddina aver sprecato un’occasione di notevole risparmio per i bilanci pubblici astigiani regalando il business ad una società AEC SpA creata appositamente per fare utili alle spalle dei cittadini; una società questa che, pur risultando essere una scatola vuota, senza mezzi e dipendenti, ha beneficiato senza gara pubblica e con la compiacenza dell’allora sindaco e giunta di una assai generosa convenzione.

Grazie a tale contratto capestro, il Comune infatti ha affidato l’incarico di gestire per un periodo di venticinque anni oltre ottomila punti di illuminazione pubblica a fronte un esoso canone annuo che grida ancora vendetta.
Tale canone è il frutto di un piano economico alquanto dubbio, comprendente importi di manutenzione non giustificati, costi gonfiati e come conseguenza con un ridicolo risparmio del 12,5% per i cittadini a fronte di un 40% e anche oltre di reale guadagno per il concessionario.

E’ bene ricordare quindi ai cittadini che, oltre ad essere male illuminati, tale gestione ci costa anche molto cara e che la società di gestione AEC SpA è anche quella che avrebbe dovuto lucrare sull’impianto di teleriscaldamento, fortunatamente bloccato grazie soprattutto all’intervento del M5S in tutte le sedi comprese quelle giudiziarie.
Insomma, in passato non son riusciti a svendere ai privati la gestione del calore degli astigiani ma quello dell’illuminazione purtroppo si.

L’attuale amministrazione di destra ha invece la responsabilità di non essere riuscita a prendere in mano la situazione nonostante oltre sedici mesi di governo, aver sostituito tre componenti del cda compreso presidente e vice con persone di propria fiducia per vederli poi dimettere poco tempo dopo e ricominciare da capo con ulteriori tre rappresentanti. Una discontinuità di governance ed un rapporto difficoltoso con il socio privato culminato in ricorsi al Tar e contenziosi in atto che complicano non poco il percorso.

Pertanto con lo scambio di accuse reciproche avvenuto fra il Sindaco ed il PD, il partito che ha amministrato la precedente intera consiliatura della città e dell’Asp, sembra proprio di vedere il classico “bue che dà del cornuto all’asino e viceversa”…

Come ricorderanno i lettori, il M5S di contro, aveva fin da subito denunciato e rivelato tutto in tempi non sospetti mediante interpellanze in Consiglio Comunale e in Regione, segnalazioni ed esposti all’Autorità Giudiziaria e all’Anac, lotte a fianco dei cittadini e comitati protrattesi senza sosta sin dal 2015.
L’auspicio è che ora, a seguito anche delle attuali discussioni in Consiglio richiesto e programmato in questi giorni, finalmente si riesca almeno a prendere atto, seppur con grave ritardo, di tutto quanto andiamo dicendo da anni in tutte le sedi opportune e si avvii una sinergia Comune/Asp a favore e non a scapito dei cittadini”.

Massimo Cerruti, Capogruppo M5S Asti