“Dopo avervi indicato il caos che ruota intorno al concorso a cattedra, continuano i nostri aggiornamenti sul mondo della scuola. I docenti che a breve dovranno affrontare il concorsone hanno lanciato un appello ai loro colleghi, pubblicato su change.org e che rientra tra gli aggiornamenti di una più grande petizione di  dal nome: Stop al concorso truffa! Gli italiani devono sapere. Iniziativa promossa dal docente di Reggio Calabria Alfredo Pudano. L’appello chiede ai docenti di non presentare domanda come commissari per il concorso a cattedra 2016. Quest’ultimo comporterà un’operazione di svecchiamento, in quanto secondo il comma 131 della legge 107/2015 i docenti che hanno superato i 36 mesi di servizio, anche non continuativi, non potranno contrarre contratti di lavoro. Inoltre, oltre alla solidarietà richiesta, viene sottolineato anche l’aspetto economico. Il compenso base lordo per il presidente della commissione è di 251 euro, mentre per il componente 209,24 euro. Il compenso previsto per ogni elaborato corretto o candidato esaminato è di 0,50 centesimi. A ciò bisogna aggiungere che le retribuzioni non possono eccedere oltre i 2 mila euro. Nell’aggiornamento creato da Pudano si invita a perseguire un diritto-dovere, ovvero quello di difendere la dignità di questa professione/vocazione. Si chiede quindi di allontanarsi dalle visioni nasometriche che non vanno oltre il selciato del nostro orticello e di diventare parte attiva di una categoria che la politica sta lentamente agonizzando. Infine, l’appello, rivotlo anche ai docenti precari astigiani, si conclude chiedendo un’ultima volta di non presentare domanda come commissari o di ritirarla”. Mario Malandrone