“Caro presidente della Regione Roberto Cota e caro assessore Massimo Giordano,
a seguito del permanere delle eccezionali gelate che stanno colpendo anche la nostra Regione, le imprese del settore Cave e dell’Edilizia, già pesantemente colpite dalla crisi economica, si trovano in gravi difficoltà per la impossibilità di lavorare a cielo aperto.
Tali settori, infatti, da oltre un mese hanno ridotto l’attività produttiva facendo massiccio ricorso alla cassa integrazione per ragioni climatiche.
Avendo appreso che l’Assessore all’agricoltura si è già mosso per avviare la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale riteniamo che tale richiesta debba essere estesa anche ai settori delle Cave di estrazione e dell’Edilizia.
In particolare, cogliendo l’allarme che proviene dalle imprese nostre associate, che lamentano anche le particolari restrizioni creditizie da parte delle banche, sollecitiamo la Regione a chiedere un intervento del Governo affinché venga accordato lo slittamento di un mese per le comunicazioni e i relativi pagamenti, in scadenza il prossimo 16 febbraio, presso l’Agenzia delle Entrate, l’INPS e l’INAIL da parte delle imprese piemontesi dei settori in questione.
Fiduciosi nell’accoglimento della presente richiesta restiamo in attesa di positivo riscontro”.
Giorgio Felici, presidente Confartigianato Piemonte