Oggi ho presentato un’interrogazione scritta a risposta orale al Ministro dell’Economia e delle Finanze per mantenere alta l’attenzione sul rinnovo degli organi statutari della Banca di Asti. Ho deciso di porre l’attenzione sulla commistione politica-banca, e su come i partiti, in special modo quelli di centrodestra, abbiano lottizzato le nomine intorno a un giro ristretto di persone.

Ho inoltre sollevato tutte le mie perplessità nate dopo la lettura dell’articolo dello Spiffero, periodico online, che restringe i candidati per la nomina alla Presidenza in una rosa di appena due nomi: Giorgio Galvagno ed Ercole Zuccaro. Perplessità che si accentuano dopo aver letto il nome di Stefano Sesia, “fedele” dell’attuale Sindaco Maurizio Rasero, mandatario e finanziatore della sua campagna elettorale, prima come membro del Collegio Sindacale della Fondazione, poi come Presidente della Società Pitagora S.p.A. (del gruppo della Banca di Asti). Dulcis in fundo, ci sarebbe la volontà di piazzare nel CdA della Banca di Asti Leonardo Falduto, già consulente del Comune di Asti.

Se tutto fosse confermato, ci troveremmo chiaramente di fronte ad un panorama gravissimo: conflitti di interesse, ingerenze indebite e mercimonio di incarichi. Se pensiamo, inoltre, ad un’elezione democratica basata sulla competenza nel settore, dato il delicato momento del sistema bancario, non possiamo non accennare al passato dei due contendenti: Giorgio Galvagno, professore di Educazione Fisica, gravato in passato da sentenza penale patteggiata per abuso d’ufficio, omissione in atti di ufficio, falso ideologico, favoreggiamento personale ed altro; ed Ercole Zuccaro, agronomo.

Per questo ritengo doveroso far chiarezza, avanzando precise richieste: mettere al corrente la Banca d’Italia con attenzione sul settore Vigilanza, controllare ed acquisire tutti i curricula presentati alla Banca di Asti, un parere sulla reale possibilità di ricoprire una tale carica senza nessuna competenza specifica ed una valutazione per capire se siamo di fronte ad una vera e propria manipolazione ed ingerenza indebita.

On. Paolo Nicolò Romano
MoVimento 5 Stelle di Asti