Stanno arrivando in questi giorni nelle case degli Astigiani le bolletta della TARI (la tassa rifiuti). Alle famiglie astigiane viene imposto un aumento medio del 7% della tassa rispetto all’anno scorso, facendo della TARI astigiana una delle più care d’Italia. 

Per placare le proteste dei cittadini, nei giorni scorsi la giunta comunale e il presidente di Asp Fabrizio Imerito hanno promesso che dal 2026 (cioè tra due anni) gli Astigiani vedranno i benefici grazie alla ‘raccolta verticale’ che ha sostituito il ‘porta a porta’ in alcune zone della città. 

Ma è davvero così? Come Partito democratico abbiamo svolto alcuni approfondimenti e abbiamo scoperto che oltre al danno generalizzato dell’aumento della tariffa, arriverà la beffa che riguarderà tutti gli abitanti che vivono dove è in fase di sperimentazione la “raccolta verticale”. 

In quelle zone infatti, in particolare nella zona Sud della città, gli aumenti hanno raggiunto il 25%, triplicati rispetto al resto della città.

Questo perchè con la raccolta verticale, i cittadini non usufruiscono più dello sconto del 25% di quota variabile della tariffa TARI per l’esposizione dei contenitori per le raccolte differenziata sul fronte strada comunale e riposizionamento all’interno dell’area privata dopo la raccolta. 

Insomma tornano a pagare la cifra intera, visto che, da quando è attiva la “raccolta verticale” ad ogni cittadino è ora richiesto di portare personalmente i rifiuti nei cassonetti in strada, utilizzando la propria tessera. E così avverrà per ogni zona dove in futuro si estenderà la raccolta verticale. 

Gli addetti della cooperativa di servizi che per conto di Asp entravano nei cortili condominiali e esponevano i bidoni in strada, in attesa del servizio “porta a porta” non servono più e ai condomini viene richiesta la tariffa intera. 

Lo sconto è stato cancellato del tutto, senza neanche riconoscere che ai cittadini viene ancora chiesto di esporre in strada il sacchetto dei rifiuti organici. In Consiglio comunale avevamo proposto di riconoscere almeno uno sconto più basso, senza eliminarlo del tutto, ma non siamo stati ascoltati.

Insomma il modo con cui Asp e Comune “incentivano” i cittadini a fare meglio la raccolta differenziata sembra essere quello di aumentare le tariffe.

I consiglieri comunali del Partito democratico

Michele Miravalle, Maria Ferlisi, Luciano Sutera, Roberto Vercelli