Oggi pomeriggio ho avuto la conferma di quanti danni possano causare a questo Paese i  “Professori” quando si cimentano direttamente o indirettamente con il governo della cosa  pubblica. Nel relazionare ad un convegno sulla riforma degli Enti Locali il Prof. Pizzetti,  luminare di Diritto Costituzionale, ha rivendicato la paternità della legge di “Riordino delle  funzioni degli Enti Locali” nota come legge Delrio. Questa rivelazione farà sì che d’ora in  avanti il professore terrà compagnia a Berlusconi, Brunetta, Monti, Fornero, Letta, Renzi e  Delrio nel “parterre de rois” cui sono dedicate ogni sera le mie preghiere all’incontrario.  Il professore ha affermato che “ a meno di 2 anni dall’approvazione della Delrio possiamo  dirci ad un buon punto!” Come dargli torto! In appena due anni hanno mandato in  predissesto i bilanci della quasi totalità delle Province, in dissesto conclamato la viabilità  provinciale (cioè l’87% dell’intera viabilità nazionale) e la maggior parte degli istituti  scolastici continuano ad essere a rischio chiusura per mancanza dei soldi per la  manutenzione ordinaria. Credo possa bastare, siamo un Paese abituato alla mediocrità,  alla sufficienza stiracchiata. Non vorrei che per meritare il 30 e lode del Professore  l’attuazione della Delrio l’anno prossimo comportasse il dissesto finanziario completo delle  Province, la chiusura di metà delle strade e delle scuole o il suicidio di massa dei  dipendenti provinciali!  Secondo il Professore bisogna dar corso alla legge costituzionale di soppressione delle  Province perché la vera scommessa sono le Città Metropolitane, sotto il cui impulso quale  motore di sviluppo ci sarà prosperità e benessere per tutto il Paese. Credo che questo  film, cui fa riferimento il Professore, sia proiettato in qualche “cinema d’essai”. Nel resto  delle sale cinematografiche d’Italia è campione di incassi un’altra pellicola, quella che vede  le risorse concentrarsi sulle grandi di rettrici di collegamento delle metropoli italiane e  abbandona il resto del territorio. Per chi non ci credesse si consiglia di comparare, ad  esempio, quanto è stato speso negli ultimi 5 anni sul trasporto ad alta velocità tra Milano e  Roma e quanto è stato assegnato al trasporto pubblico locale utilizzato quotidianamente  da milioni di cittadini (soprattutto lavoratori e studenti) su tutto il territorio nazionale.  Sempre secondo il luminare è una grande fesseria anche sostenere che l’elezione  indiretta dei Consigli Provinciali o, prossimamente, di area vasta sia una riduzione di  democrazia. A pensarci bene forse ha ragione, anzi si potrebbe anche ipotizzare, per  risparmiare tempo e denaro, di abbinarli 10 alla volta alle estrazioni del lotto. Con tre  estrazioni ogni settimana in 3 settimane si risolve il problema e non si spende un euro!  Infine il Professore ha avuto un pensiero anche per i dipendenti provinciali invitandoli a  “stare sereni”. Ecco, io sono un dipendente provinciale e in questi 2 anni di “buoni risultati”  della Delrio ci ho già rimesso qualche migliaio di euro. Professore, non voglio essere  scortese ma “tengo famiglia” e quindi restituisco l’invito alla serenità a Lei e a tutta la  grande famiglia di governo che si sta così alacremente adoperando per “migliorare il  Paese”! Giovanni Pensabene