Per chi possiede un’attività commerciale la cosa più importante, se vuole risparmiare, è tenere sotto controllo i costi di gestione. Le spese che si affrontano sono parecchie e molte di loro sembrano talmente normali e modeste che non sempre ci si rende conto che sono proprio i piccoli risparmi ad aiutare nei momenti di necessità. Le attrezzature, ad esempio, sono un costo pressoché continuo, sia perché vanno soggette ad usura e rinnovate continuamente, sia perché molte di loro hanno necessità di una continua manutenzione. La merce in magazzino rappresenta un altro costo che va saputo economizzare senza per questo rimanere sguarniti. Costano i servizi che servono a tenere in piedi sia l’azienda che i rapporti interni ed esterni. La comunicazione, che ha un peso notevole perché serve ad attrarre il pubblico, è sempre una voce che grava sul capitolo spese. I trasporti che influiscono spesso sul portafoglio oltre il previsto. E una lista corretta delle spese, capitolo per capitolo, per capire dove è possibile risparmiare, se non c’è già va compilata urgentemente. Cominciamo da quelle che sembrano irrisorie. Ormai tutti, anche grazie alle direttive europee, pagano col Bancomat o con la Carta di credito. Il POS, che una volta veniva usato solo per le spese di un certo calibro, oggi va in funzione anche per i 10 euro. Neanche a farlo apposta ogni macchina contabile ha il suo rotolino di carta, dalla calcolatrice alla cassa contabile che emette gli scontrini fiscali. In questo caso è utile sapere che siti specializzati come questo offrono i rotoli POS a prezzi scontati: se avete aumentato il consumo di questo e di altri prodotti indispensabili alla vostra attività, allora può essere molto conveniente per voi appoggiarvi ad e-commerce che riescono a vendere prodotti a prezzi bassi molto più convenienti rispetto ai fornitori tradizionali. Ma è solo un esempio di quello che si può fare. Ogni capitolo di spesa probabilmente ha una possibilità di essere rivisto al ribasso. Sono risparmi che possono essere quantificati, e ogni momento dedicato a trovare soluzioni per risparmiare è d’oro. A voler essere scientifici bisognerebbe anche fissare dei tetti di spesa. Non è impossibile farlo, anche in maniera approssimativa, perché, una volta quantificato il risparmio possibile, e realizzati dei periodi in dipendenza delle spese, quindi mensili, trimestrali e annuali, si dedica una giornata al bilancio e si controlla se e dove si è andati fuori dalle previsioni. Importantissima per la realizzazione di questo obiettivo, la collaborazione di tutto l’entourage lavorativo.

Però a voler essere oltre che scientifici anche innovativi la soluzione sta anche nell’utilizzo di un software che registri i costi. Utile perché basta istruire un addetto di fiducia per farlo funzionare. Comodo perché, una volta che gli vengono caricati i dati, ai conti pensa lui. Il controllo è continuo, ed è possibile in qualsiasi momento sapere se si è usciti dal budget programmato. Infine la memorizzazione costante dei dati, contabilità, fatture, bolle e varie, risulterà un lavoro già pronto, alla fine delle scadenze tributarie, da consegnare al consulente. Anche la spesa di un consulente, infatti, va messa tra le uscite, anche se è praticamente un risparmio, e non solo di tempo. Una consulenza professionale è diventata indispensabile per districarsi tra tutte le normative fiscali che affliggono le aziende italiane. E il vero risparmio, quando si sceglie un consulente, non è il costo della sua parcella ma la competenza che può dimostrare di possedere.